Così rinasce la ex Venchi Unica

Oltre 400 appartamenti nell'isolato che ospitava la vecchia fabbrica di dolciumi Oltre 400 appartamenti nell'isolato che ospitava la vecchia fabbrica di dolciumi Così rinasce la ex Venchi Unica Avviato il primo cantiere Assemblee, proteste, manifestazioni, piani di recupero rimasti nel cassetto, la realizzazione di un albergo «stoppata» dal quartiere. Quasi vent'anni di «passione» per gli addetti della vecchia fabbrica restati senza lavoro dopo il fallimento negli Anni 70. Ma adesso sulla Venchi Unica, quel quadrilatero di 100 mila metri quadrati fra via De Sanctis, via Vandalino e i corsi Francia e Marche, dove dal 1934 si producevano cioccolato e dolciumi, ritorna alla città. Rinasce sotto forma di insediamento abitativo: 414 alloggi «garantiti» da 27 soci (imprese private e cooperative) riuniti in consorzio, proprio per dare «unità» all'operazione e per gestirne risanamento e realizzazione di un progetto (finalmente l'ultimo) che consentirà di riutilizzare quest'area dopo gli anni dell'abbandono, che l'avevano trasformata in un campo di ruderi e di erbacce. Dall'autunno partiranno i cantieri. Per la verità un lotto è avviato dalla scorsa primavera. Lo testimoniano le costruzioni che stanno crescendo con muri fuori terra. Ma il grosso dell'operazione, ora che l'area è stata sgomberata completamente, partirà nei prossimi mesi, con la previsione di concluderla entro l'estate del 1999, forse, se tutto andrà come si spera, anche prima. Eh sì, perché, terminata la rimozione dell'amianto, che ha ritardato di un anno la partenza, la costruzione delle palazzine, una ventina, potrà procedere a pieno ritmo. A meno che emergano ulteriori problemi. Nuove sorprese come, appunto, la scoperta dell'amianto che ha obbligato il sindaco Castellani, gli assessori all'Urbanistica, Corsico, e all'È- dilizia, Viano, a frenare gli entusiasmi che avevano fatto dir loro «si parte» nel febbraio del 1996. Il primo cantiere è stato aperto un anno dopo. E adesso è tutto pronto. Viano ha incontrato i rappresentanti del Consorzio all'inizio di agosto e, alla ripresa amministrativa nei primi giorni di settembre, darà l'annuncio ufficiale, precisando nel dettaglio che cosa accadrà in quel quadrilatero: i tempi di costruzione, il destino di chi ha acquistato gli alloggi. Un futuro che - lo ripetiamo: salvo sorprese - dovrebbe colorarsi di rosa, visto che ormai la realizzazione di quel «quartiere» pare proprio cosa fatta. Si sta, dunque, per chiudere una storia infinita, incominciata con il crollo di quell'azienda di dolciumi che lasciò a casa circa 1700 dipendenti, posti prima in cassa integrazione e poi in mobilità. Una storia che portò ai primi progetti per il recupero residenziale dell'ex Venchi Unica, contestati però da una parte degli abitanti della zona. Che ottennero una revisione del piano operativo nel 1985, quando la prima giunta presieduta dal sindaco socialista Giorgio Cardetti fece ridisegnare quello scorcio di periferia agli architetti Botta e Maggiora. Ma le pur brillanti ipotesi dei due urbanisti (tra le altre la realizzazione di un hotel di buon livello) scontentarono nuovamente una parte della circoscrizione. Ancora assemblee, sopralluoghi di assessori e di consiglieri comunali. Il riscontro che quei centomila metri quadrati si erano ormai trasformati in una giungla, con erbacce e alberelli che avevano invaso la palazzina degli uffici e la stessa fabbrica dal prestigioso marchio, creato 63 annui fa da Riccardo Gualino con un capitale sociale di 37.200 lire che fuse la «Unica» (Unione nazionale industrie cioccolato e affini) con la «Venchi», produttrice di caramelle, affossato nei primi Anni 70 quando Michele Sindona acquistò la maggioranza delle azioni. Vicende che riempirono le pagine economiche e le cronache per anni, tra scandali, bancarotte e bancarottieri. Questioni sulle quali, comunque, ora più che mai, la pubblica amministrazione e la Città hanno posto la parola fine. In quel quartiere rinasce un villaggio, palazzine con alloggi per famiglie che hanno già pagato (almeno in parte) i prezzi dei loro futuri appartamenti: all'incirca due milioni e mezzo il metro quadrato. Giuseppe Sangiorgio Si chiude una storia infinita di polemiche Già completata la bonifica dall'amianto I lavori per tutti i lotti partiranno in autunno | La Venchi Unica (nella foto d'archivio i resti della fabbrica) iniziò la produzione nel complesso di corso Francia nel 1934. Negli Anni Settanta la crisi

Persone citate: Castellani, Corsico, Giorgio Cardetti, Giuseppe Sangiorgio, Michele Sindona, Riccardo Gualino, Viano

Luoghi citati: Francia, Marche