Navigando su Internet a caccia di tesori rubati

Navigando su Internet a caccia di tesori rubati Si chiama «Lineari» ed è a disposizione soprattutto di privati vittime di furti e forze dell'ordine Navigando su Internet a caccia di tesori rubati Sito «torinese» ospiterà un catalogo delle opere d'arte trafugate Sparito un quadro? Una cassettiera? Un secretaire? Ritrovarlo sarà sempre difficile, anche se si è conservata una sua fotografia. Ma ora c'è una speranza in più, e viene da Internet. In attesa che l'iniziativa prenda veste ufficiale, magari per volontà dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico (anche se l'Arma, a livello ufficiale e non certo individuale, pare refrattaria alla Grande Rete), è intanto scesa in campo una società torinese, da tempo specializzata nella ricerca di pezzi di antiquariato rubati e nella informatizzazione delle associazioni che gestiscono beni artistici e culturali. All'indirizzo www.lineart.it c'è un sito (già aperto e funzionante, anche se bisognoso di qualche ritocco) dal titolo pretenzioso: «Navigare nell'arte rubata». Le modalità di utilizzo di questa risorsa sono ampiamente spiegate nelle pagine successive, curate dalla società Le Recherete, che ha sede a Torino.in via Madama Cristina: «La percentuale di ritrovamenti di opere d'arte rubate - è spiegato nell'introduzione - va stimata nel 3040% per i beni statali od ecclesiastici, ma scende al 15-20% per i beni appartenenti ad antiquari o professionisti del settore per arrivare ad un misero 2% per quanto riguarda i privati». Come individuare le opere d'arte trafugate? Come ostacolare in modo efficace il loro commercio? Ecco l'utìlità dell'archivio fotografico di Lineali; che è disponibile su Internet, ovviamente senza alcuna indicazione circa l'identità dei proprietari (per evidenti ragioni di sicurezza). Gli organizzatori sono ottimisti sulla validità della strategia: «Contiamo nel giro di un anno -spiegano Anna Riccardi Candiani e Riccardo Busetto, gli ideatori dell'iniziativa di toccare le mille schede registrate. Intanto lavoreremo in stretta collaborazione con le Case d'Aste, dove transitano migliaia di pezzi ogni anno. Contiamo di avere anche un rapporto costruttivo con le forze dell'ordine, che potrebbero segnalare alle vittime dei furti d'arte la nostra iniziativa». Il costo dell'affissione su Internet è poco più che simbolico, necessario per le spese di gestione del sito e di «messa in pagina» delle immagini a colori: da 30 a 50 mila per ogni pezzo rubato. La posta elettronica può essere inviata a injb@lineart.it, l'mdirizzo attraverso il quale transiterà questa caccia telematica ai ladri d'arte di ogni Paese, [a. con.] L'immagine è del 1996 e riguarda uno dei molti ritrovamenti di opere d'arte rubate effettuato dalle forze dell'ordine. L'ultimo e più clamoroso è avvenuto a Occimiano, un paese tra Casale e Alessandria PER ERRORE IERI E' USCITO LO STESSO SAPER SPENDERE DI MERCOLEDÌ' SCORSO CI SCUSIAMO CON I LETTORI

Persone citate: Anna Riccardi Candiani, Riccardo Busetto, Sito

Luoghi citati: Alessandria, Casale, Occimiano, Torino