Rapisce la fidanzata del figlio di A. Rav.

E' stato arrestato E' stato arrestato Rapisce la fidanzala del figlio Lei la racconta così: «Il mio futuro suocero mi ha rapita, mi ha portata da Palermo e Torino e mi ha tenuta segregata per parecchi mesi in un alloggio in via Bologna». Lui, così: «Rita e io ci siamo innamorati quando lei era la fidanzatina di mio figlio. La nostra è la classica fuga d'amore». Gli atti contenuti nello spesso fascicolo inviato in questi giorni dalla procura di Torino a quella di Palermo disegnano i contorni di questa storia difficile. La vicenda della ragazza «segregata» è saltata fuori il 26 luglio scorso. All'ospedale Maria Vittoria, Rita ha dato alla luce prematuramente un bimbo che alla nascita pesava appena un chilo e 200 grammi: a sentire la madre, il piccolo è figlio del fidanzatino. La polizia svolge gli accertamenti di rito, e il futuro suocero, Rosolino Zoda, 42 anni, viene accusato di sequestro di persona e arrestato. Attualmente, si trova agli arresti domiciliari. Il caso è ora al vaglio del sostituto procuratore Marcello Musso, un magistrato che prima di approdare al pool di Gian Carlo Caselli ha lavorato presso gli uffici torinesi della pretura penale. La procura di Palermo procede per competenza territoriale: il sequestro di persona, infatti, è avvenuto nella città siciliana. Il punto da chiarire è perché Rita sia stata portata lontana da Palermo. Il futuro suocero voleva allontanarla dal figlio? Oppure i due erano davvero innamorati? «Prima di parlare, voglio vederci chiaro», afferma il sostituto procuratore Musso, che ieri si è trincerato dietro un riserbo, tutto sommato, comprensibile. Secondo l'accusa formulata dai carabinieri di Palermo, che l'I 1 luglio avevano ricevuto una denuncia dai genitori di Rita e, secondo un primo rapporto della polizia di Torino che ha indagato dopo il ricovero in ospedale; Rosolino Zodd ha costretto la' ragazza del figlio a fuggire con lui in treno. Qui l'avrebbe trattenuta a forza nell'alloggio in via Bologna. Interrogato, il proprietario dell'appartamento avrebbe dichiarato di essersi insospettito per la presenza dell'uomo con la ragazza giovanissima. Ma il legale di Zoda, avvocato Antonio Gilestro, promette battaglia: «Ci sono testimoni che giurano di aver visto la ragazza muoversi liberamente per la città». I medici dell'ospedale hanno riferito di aver notato un uomo allontanarsi in fretta subito dopo aver lasciato all'ingresso Rita, tormentata dalle doghe da quarantott'ore, magra, stravolta. I sanitari hanno parlato di «condizioni pietose». Pochi giorni di indagini hanno consentito di risalire a Rosolino Zoda che è stato arrestato su ordine del gip di Torino che ha poi rimesso gh atti alla procura di Palermo. Della vicenda, ovviamente, si occupa anche la magistratura minorile. Al tribunale per i minorenni di Torino, in attesa che il caso trovi una completa spiegazione, si è preferito scegliere l'affidamento temporaneo del neonato alla madre. [a. rav.]

Persone citate: Antonio Gilestro, Gian Carlo Caselli, Marcello Musso, Rosolino Zoda

Luoghi citati: Palermo, Torino