Del Piero io e lunghi oggi sposi

Il fantasista della Juve scherza sull'intesa con il compagno prima della Supercoppa Il fantasista della Juve scherza sull'intesa con il compagno prima della Supercoppa Pel Piero: io e lunghi oggi sposi «Nessuno screzio, dateci tempo fino a Natale» TORINO. «Vi dò una notizia: sposo Inzaghi». Comincia con una battuta di Del Piero la ripresa di una convivenza quasi normale tra la Juve e la stampa: l'assaggio di black-out messo in atto giovedì si conclude con Conte che, da capitano consapevole del momento, spiega le ragioni dei giocatori. «Non siamo arrabbiati per le critiche e neppure abbattuti dalla sconfitta con il Milan - ha detto il centrocampista - perché, a mio avviso, abbiamo fatto vedere molte cose buone. E' che i giornalisti vogliono parlare sempre con gli stessi e c'è chi non può presentarsi tutti i giorni. Basta cambiare ogni tanto gli interlocutori». E' una verità parziale, purtroppo. Ma Conte ha trovato un modo civile per venirne fuori e per riassettare l'immagine e l'atmosfera juventine a poche ore dal primo obiettivo della stagione. L'impressione rimane quella di una squadra che si è ritagliata spesso nell'ambiente esterno i nemici da battere e da smentire: a ogni titolo eccessivo, a ogni critica graffiarne ci si sforzava di vedere un attacco mirato al quale rispondere. E la tattica, che non è nuova, si è rivelata efficacissima perché nei momenti difficili la Juve è rimasta compatta quanto bastava per vincere. Ci risiamo. Rimane un filo di tensione che ciascuno affronta a modo suo. Del Piero lo fa con l'ironia sul matrimonio che suggellerà finalmente l'intesa con Inzaghi: «Lo sposo e non se ne parla più». Il discorso si fa serio: «Ci sono difficoltà - dice il Talentino - perché in questo periodo le cose funzionano un giorno bene e l'altro no, ma ci conosciamo da tre anni e non esistono screzi tra noi. E' un problema che si percepisce soprattutto dall'esterno, al nostro interno tutto funziona come deve e siamo sereni: siamo alla fine di agosto». E secondo lei quando bisognerà cominciare a preoccuparsi? «Bè, se a Natale fossimo in questa situazione... Adesso è superfluo parlarne». Del Piero sostiene che il continuo esame della coppia non è troppo stressante da sostenere. «Ogni partita sembra un esame o la prova decisiva: lo sarà tanto più quella con il Vicenza perché è il primo appuntamento vero della stagione. Io non mi sento condizionato dalle attenzioni. Mi sta bene finché mi si valuta insieme ad Inzaghi, com'è successo a S. Siro, quando ci avete confrontati con Kluivert e Weah. Mi piace meno se mi si confronta con Inzaghi, quasi giocassimo in due squadre diverse: io e lui saremo comunque una cosa sola». Co- me in un matrimonio. A volte. «Si parla molto della trasformazione della Juve perché è un discorso di moda ogni anno e partiamo sempre nello scetticismo generale - prosegue l'at¬ taccante -. Penso che il problema non sia nei cambiamenti: Inzaghi può essere diverso da chi c'era prima, però se la nostra mentalità rimane quella di una squadra che vuole vincere tutto non vedo la possibilità di un fallimento. Resteremo i protagonisti. Lo siamo stati anche con il Milan». Perdendo? «Giocando bene in una partita vera: non sono tra quelli che minimizzano perché era un'amichevole, ci siamo impegnati sul serio. Però loro non avevano nelle gambe il nostro lavoro: la preparazione è stata più dura degli anni scorsi perché avremo soltanto tre soste in tutta la stagione e non ci sarà il tempo per allenarsi durante il campionato. Il Milan non avrà questi problemi, può lavorare soltanto per lo scudetto. Un vantaggio? Forse. Può essere anche un'arma a doppio taglio». Questa sera, contro il Vicenza, l'ombra della sconfitta milanese- peserà un poco. Un passo falso e scatterebbe l'allarme«La Supercoppa è già un traguardo - dice Del Piero -, è l'av- vio della stagione a una settimana dal campionato. Il Vicenza è cambiato però la loro forza era il collettivo e non hanno mutato filosofia: non ho dimenticato che, in casa loro, subimmo la prima sconfitta dello scorso campionato». La Juve si presenterà con una difesa diversa rispetto alla partita di S. Siro. Ieri sono tornati a Torino dall'Uruguay sia Monterò sia Fonseca ed è molto probabile che il libero giochi nella formazione iniziale. Sicuro anche l'innesto di Dimas: il portoghese aveva dato forfait a Milano per gli impegni con la Nazionale. Confermati in blocco il centrocampo e l'attacco, l'unica incertezza è sul terzino destro: Pessotto dovrebbe spuntarla su Birindelli che pure è piaciuto a Lippi contro il Milan. Marco Ansaldo TELE+2 (ore 20,30) Juvenilis Vicenza (4-4-2) (4-5-1) 1 PERUZZI BRIVI0 22 22 PESS0TT0 MENDEZ 8 2 FERRARA VIVIANI 10 4 M0NTER0 CANALS 24 6 DIMAS COCO 3 8 C0NTE SCHENARDI 7 21 ZIDANE Dl CARLO 4 14 DESCHAMPS BAR0NI0 6 7 DILIVI0 AMBR0SINI 15 9 INZAGHI AMBROSETTl 23 10 DEL PIER0 LUIS0 9 All. LIPPI All. GUI00LIN 12 RAMPULLA M0NDINI 1 15 BIRINDELLI STOVINI 21 23 ZAMB0N BEGHETT0 16 5 PECCHIA DINAP0LI 20 20 TACCHINARDI IANNUZZI 11 11 PAD0VAN0 ZAULI 14 16 AM0RUS0 OTERO 19 Arbitro: BAZZ0LI ALBO D'ORO ANNO L0CALITA' VINCENTE SQUADRA BATTUTA RISULTAT0 1988 Milano MILAN Sampdoria 3-1 1989 Milano INTER Sampdoria 2-0 1990 Napoli NAP0LI Juventus 5-1 1991 Genova SAMPDORIA Roma 1-0 1992 Milano MILAN Parma 2-1 1993 Washington MILAN Torino 1-0 1994 Milano MILAN Sampdoria 1-1 (4-3 ai rigori] 1995 Torino JUVENTUS Parma 1-0 1996 Milano FI0RENTINA Milan 2-1 N.B.: per la prima volta nella scorsa stagione la Supercoppa ha visto il successo della squadra vincente la Coppa Italia su quella assicuratasi lo scudetto. Montero (a sinistra) torna per restituire solidità alla difesa della Juventus. Sotto, Luiso, unica punta dell'attacco veneto