JUVE, UNA NOTTE PER RIFARSI BELLA di Marco Ansaldo
JUVE, UNA NOTTE PER RIFARSI BELLA JUVE, UNA NOTTE PER RIFARSI BELLA TORINO. Per quanto la si definisca «Super», la Coppa in ballo questa sera tra la Juventus, campione d'Italia, e il Vicenza, detentore della Coppa Italia, è l'obiettivo più modesto tra quelli che i bianconeri si pongono nella stagione: come un Iraguardo volante per chi deve vincere il Tour. Per la Juve non sarebbe neppure la prima volta. La conquistò nell'edizione del '95, battendo il Parma, e allora c'era l'ambizione di prendere un trofeo mai vinto. Adesso quella motivazione non c'è più: si tratta di arricchire la bacheca in attesa di riprovarci con lo scudetto e la Coppa dei Campioni (e non campioni). Sgombrato il campo da ogni retorica fuori luogo, quanto vale Juve-Vicenza? Per i veneti moltissimo. «Non capita tutti gli anni di vincere il campionato o la Coppa Italia», ha commentato Conte. Il Vicenza in novantacinque anni di vita non aveva vinto niente e di conseguenza guarda a questa occasione come a un evento eccezionale, se non irripetibile, della propria storia. Guidolin dice che gli basta fare bella figura e allenarsi per il campionato che comincia tra una settimana perché la Juve è troppo forte, anzi è la favorita per lo scudetto. Non è un esorcismo originale. Il Vicenza ci proverà se non altro perché adesso i suoi padroni sono inglesi e in Inghilterra danno grande importanza all'equivalente della Supercoppa, che si chiama Charity Shield. Con la squadra dell'anno scorso Guidolin si presenterebbe al Delle Alpi con più sicurezze. Ora in- Ma sarà molto imsoprattil nuovodiventato una sfida portante utto per Vicenza «inglese» vece ha una formazione da sperimentare e molte incognite da risolvere, compreso l'uruguayano Canals, comprato in fretta e furia per rattoppare la difesa. La Juve è favorita e lo ammette pure Lippi, che se dicesse il contrario farebbe ridere il mondo. «Vogliamo risollevare una coppa perché l'ultima volta 10 facemmo a Palermo in febbraio - ricorda il tecnico - nel frattempo però c'è stato uno scudetto: qualcosa di importante da alzare in alto». Ma la vera sfida dei bianconeri è con se stessi. Le amichevoli hanno distribuito fin qui bagliori accecanti e rare, ma emblematiche cadute. Abbiamo visto una Juve bellissima e incisiva contro il Newcastle e il Bayern, l'abbiamo vista afflosciarsi a Udine in due mezzi tempi contro l'Udinese e l'Inter, l'abbiamoosservata in «doublé face» a S. Siro contro il Milan. Fateci caso: il meglio è arrivato contro avversari stranieri contro i club italiani si sono viste alcune ombre. Sempre e soltanto per colpa della preparazione? Per quanto molti si siano affannati ad archiviarla come una amichevole, la partita con 11 Milan era un test uguale e magari superiore alla Super coppa. La Juve deve farci capire questa sera se la sua condì zione normale è quella che ab biamo ammirato nel primo tempo di S. Siro o quella che nella ripresa non è bastata a frenare Kluivert e Weah. Il Vicenza sarà la prova del nove. Marco Ansaldo SwvMaPAB.31 Ma sarà una sfida molto importante soprattutto per il nuovo Vicenza diventato «inglese» a Del Piero, ancora in coppia con Inzaghi, vuol dimostrare che l'attacco «leggero» funziona
Persone citate: Del Piero, Guidolin, Inzaghi, Kluivert, Lippi, Shield, Weah
Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Palermo, Torino, Udine, Vicenza
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