Azzurre da favola battuta la Russia di P. Rom.

Axzurre da favola battuta la Russia Axzurre da favola battuta la Russia SIVIGLIA. Stupendo Setterosa. Battendo anche la Russia (6-5), l'Italia ha conquistato l'oro europeo della pallanuoto feniminile, facendo quindi assai meglio degli azzurri, fermatisi al sesto posto. Nella finale contro le russe, andate quasi subito in vantaggio (0-1), il Setterosa ha disputato un gran primo tempo, portandosi avanti per 4-1 (con doppiette di Malato e Lariucci), prima di subire il ritorno delle avversarie (4-2 a metà gara con una grande Vassilieva). Le azzurre si sono un po' smarrite nella terza frazione (6-5, con reti di Vaillant e Di Giacinto dopo il temporaneo 55), gelando infine la palla nel 4° e ultimo tempo, concluso senza reti. L'Italia si conferma così leader continentale dopo l'oro di Vienna '95, il 4° posto di Sheffield '93 e il 3° di Atene '91, ai quali va aggiunto il bronzo dei Mondiali di Roma '94. Merito di un gruppo affiatatissimo di giocatrici votate al sacrifìcio e programmate sapientemente dal et Pierluigi Formicolìi (ex ottimo azzurro ai tempi di De Magistris e Pizzo) per arrivare fino ai Mondiali di Perth del prossimo gennaio, appuntamento che forse sarà però un "rompete le righe" per molte di queste ragazze. Tutte le pedine base di questo Setterosa erano infatti già presenti a Sheffield '91. C'era la capitana Lilly Allucci, 27enne dottoressa in psicologia, affacciatasi alla pallanuoto per zittire il fratello maggiore Gio¬ vanni, giocatore del Volturno, e diventata famosa a Siviglia per il golden-gol nella semifinale con l'Olanda. Sei anni fa, a ricevere gli assist della Allucci, in centroboa si faceva già rispettare la possente Giusy Malato, primatista mondiale di reti segnate in una sola partita di massima serie nazionale: ben 29 (lo scorso campionato di Al in Orizzonte Ct-Rasula Alta 60-0). Del nucleo storico fa parte anche Stefania Lariucci, attaccante genovese che voleva fare la poli¬ ziotta ma ha invece deciso poi di cambiare vita dopo un matrimonio fallito: fuggita da Roma, è tornata verso casa per ricominciare in serie B con il Lerici, subito risalito in A2 grazie anche alle sue reti. Fra le veterane vanno citate anche Cristina Cosoli, Cristiana Conti, Monica Vaillant ed Antonella Di Giacinto, tutte e quattro salite sul podio già degli Europei '91. Per la Consoli, fisico e sorriso da mannequin, questa medaglia di Siviglia vale doppio: solo due mesi fa era infatti in un letto d'ospedale dopo una delicata operazione chirurgica ad una spalla. Se la Consoli ha ritrovato il fiuto del gol, Cristiana Conti si è invece confermata il miglior portiere del mondo. Quando cominciò a giocare, la Conti voleva fare il centroboa. Il fisico c'era, ma difettava la nuotata, quindi la mandarono in porta. E così, con la calottina rossa n. 1, lei si è vendicata, diventando chiusa e impenetrabile fra i pah come lo è del resto nella vita, timidissima e laconica con chiunque. La più esperta di tutte è invece la romana Monica Vaillant, di professione psicologa ospedaliera che in vasca ha trovato l'anima gemella nel tuffatore Oscar Bertone. La sua potrebbe essere una storia simile a quella della casertana Antonella Di Giacinto, che nella pallanuoto ha trovato addirittura un marito in Francesco Attolico, portierone del Settebello. Si è fidanzata arrivando nel Setterosa anche la bella Alexandre Araujo, brasiliana di Rio de Janeiro naturalizzata italiana dopo tre anni giocati a Palermo. Ma vanno citate anche Melania Grego, Daniela Lavorini, Martina Miceli, Silvia Moriconi, Maddalena Musumeci, Cinzia Ragusa e Milena Virzì, tutte importanti per mantenere in alto la pallanuoto italiana, tradita questa volta dal più blasonato Settebello di Rudic ma non dalle sue fantastiche ragazze. [p. rom.]