ACQUA D'ORO Brembilla-Rosolino doppietta storica e i setterosa si conferma campione

ACQUA D'ORO blìl d Europei: all'Italia i primi due gradini del podio nei 400 si ACQUA D'ORO blìl d QBrembilìa-Rosolino, doppietta storica e il Setterosa si conferma campione SIVIGLIA. Doppio oro, più un argento. La bandiera italiana sventola sui campionati europei. Il «Setterosa» della pallanuoto ha battuto in un drammatico finale la Russia per 6-5, confermando il titolo conquistato due anni fa. Ma, soprattutto, mai nella storia di questa manifestazione che ha già 71 anni, due azzurri avevano occupato i primi due gradini del podio in una gara di nuoto. Ed è successo in una specialità nobilissima, come sono appunto i 400 stile Ubero. Primo Brambilla, secondo Rosolino. Lontano, alle loro spalle, l'inglese Palmer, che martedì aveva battuto Rosolino nei 200. E nei 400 era stato medaglia d'argento ad Atlanta '96, dove i nostri gemelli avevano emesso i primi vagiti: 4° Brambilla, 6° Rosolino. Proprio Palmer, temuto per le doti di sprinter, aveva in realtà capovolto la logica tattica della gara andando allo sbaraglio. Sapendo che c'era poco da fare, giocava al rischiatutto? Primo l'inglese ai 100 con Brambilla terzo e Rosolino quarto, primo ancora ai 150 con Brambilla secondo. Poi Brambilla avanti ai 200, e Rosolino scavalcava l'inglese ai 300. Qui la gara era finita. Gara nobilitata da un riscontro cronometrico superbo: il 3'45"96 del diciannovenne bergamasco è il terzo tempo mai nuotato al mondo dopo il record assoluto dell' australiano Perkins (3'43"80 ai Mondiali di Roma '94) e l'europeo del russo Sadovyi (3'45"00 ai Giochi di Barcellona '92); sarebbe bastato largamente per vincere ad Atlanta, un anno fa, questo tempo, che ha frantumato U precedente record italiano dello stesso Brambilla: 3'48"94. Un 3'45"96 costruito con precisione da geometra, per onorare gli studi del giovanotto: l'52"53 i primi 200 metri, l'53"43 i secondi. Ma anche Rosolino, con 3'48"11, è andato sotto il precedente record e l'allenatore Castagnetti ha avuto parole impegnative per lui: «Può eguagliare Brambilla, se appena si allenerà di più. Ha mostrato tutto il suo talento, spero che tragga da una giornata storica per il nostro nuoto gli stimoli per progredire». Stimoli che per sua fortuna il gemello Emiliano Brambilla ha trovato da tempo. Brambilla è bergamasco di Chignolo d'Isola, bruno e riservato. Rosolino è napoletano, biondo ed estroverso. Ma sono amici per la pelle, stanno sempre in camera insieme, vivono una rivalità sana e pulita. Sempre Castagnetta «Sono due ragazzi splendidi che hanno un bel modo di vivere lo sport, rappresentano un grande patrimonio per il nostro nuoto». Ma per l'appunto Brembilla è più tosto. A Bergamo fu affidato a un allenatore, quando si capì che aveva talento, che arrivava dalla Francia, Dusko Le Cabec. Una specie di aguzzino che gli fece interrompere gli studi da geometra, lo segregò, pane e nuoto. Poi, prima di Atlanta, Brambilla a 18 anni si ribellò alla clausura mentale e fisica, passò sotto le mani di Castagnetta l'ex allenatore di Lamberti, che ne affinò le doti, puntò sui lavori di qualità. Brambilla da allora ha ritrovato altri interessi, frequenta una scuola serale da geometra, ha avuto una borsa di studio da Chignolo d'Isola, il suo paese di 2500 anime dove è nato anche il «Fan Club Emiliano Brembilla», rappresentato ieri sugli spalti da una cinquantina di accesi tifosi. Ma di quella prima dura esperienza giovanile qualcosa gli è rimasto, in positivo. Perché non si accontenta mai. Sentitelo dopo la gara: «Non credo che questo sia il massimo che posso esprimere. Devo migliorare la bracciata sinistra, la virata, la partenza. Ma sono contento di aver fatto il limite mondiale stagionale, di aver ripreso la pole po- sition. E' un messaggio agli australiani che troverò fra qualche mese ai Mondiali di Perth». Parla senza la rninima arroganza, anzi fa autocritica: «Mi sono rivisto in tivù, dopo la gara, mi sono stupito di quel pugno alzato a festeggiare in modo persino esagerato...». A chi dedica il successo? «A tutte le persone che sono venute fin qui a sostenermi, a un allenatore, a una ragazza...». Ma ieri sera non ha fe¬ steggiato: «Ci sono ancora i 1500 metri». Già, i 1500. Potrebbe esplodere un altro tuono. Archiviamo così la giornata in cui Ilaria Tocchini, 30 anni, ha festeggiato con un degno quinto posto il primato italiano e la Russia tirata da siluro Popov ha migliorato l'europeo della 4 x 100 stile libero. Pedro Ramerò jjjjBi|iIplf!■Ppplf\ WbMSHHSjBMl|P|B lllilllilll Ecco i due gemelli d'oro subito dopo la conclusione della fantastica gara sui 400: il bergamasco Brembilla (a sinistra), che ha vinto frantumando il record italiano e il napoletano Rosolino (argento) Nella foto piccola Brembilla finge di mordere la medaglia In basso, il Setterosa in festa