Raidue nella bufera per «Piccoli ergastoli»

Il film di Fioravanti in onda il 4 settembre Il film di Fioravanti in onda il 4 settembre Raidue nella bufera per «Piccoli ergastoli» L'associazione delle vittime della strage contesta il finanziamento del progetto ROMA. L'associazione dei Familiari delle vittime della strage di Bologna si scaglia contro Raidue per aver prodotto il film «Piccoli ergastoli» diretto da Francesca D'Aloja e con Valerio Fioravanti, condannato all'ergastolo, coautore della sceneggiatura. «Contesto non il fatto che Fioravanti abbia scritto il film - ha precisato Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione - ma che la Rai finanzi il lavoro di un terrorista, di cui sfrutta la notorietà in negativo per fare audience. Il problema è culturale e riguarda il messaggio che dà la rete pubblica». Bolognesi ha poi accusato l'ente televisivo di non trasmettere il cortometraggio «Giustizia e verità» prodotto tre anni fa dall'associazione. L'autore del filmato, Marco Bolognesi, che all'età di sei anni rimase ferito nello scoppio, ha girato quest'anno un secondo cortometraggio «Il partito del silenzio», anche questo rifiutato. «Freccerò parla di democrazia ha detto Marco Bolognesi - ma sembra poco democratico che la Rai neghi alle Associazioni anche i pochi minuti di cui hanno diritto, mentre finanzia un film scritto da un terrorista». L'associazione era già intervenuta dopo l'annuncio che il film sarà presentato a Venezia. Per la Rai, la replica è venuta da Sara Scalia, capo struttura per l'attualità della seconda rete: «Non sia¬ mo entrati e non abbiamo intenzione di entrare nella vicenda giudiziaria di Fioravanti», ha detto Scalia, che tra l'altro si è occupata direttamente del film. «Ritengo che le polemiche potranno essere stemperate dalla visione della pellicola - ha aggiunto - che presenta la vita dei carcerati, dal piccolo spacciatore all'ergastolano, a partire dagli aspetti più semplici come il vitto. Il film non ha dunque alcuna attinenza con la strage della stazione di Bologna e Fioravanti non appare mai nelle immagini. Solo qualche volta si sente la sua voce fuoricampo». Scalia ha detto ancora di comprendere i sentimenti dei familiari delle persone morte a Bologna e ha ricordato che Raidue il 2 agosto ha dedicato una serata all'anniversario della strage. «Quando abbiamo deciso di fare il film - ha sottolineato - abbiamo contattato il carcere di Rebibbia. Fioravanti si è offerto di contribuire, come altri, alla realizzazione. Per noi, una volta che è stato condannato all'ergastolo è diventato un detenuto come un altro. E in ogni caso non voghamo clamori per questa sua presenza: non sarà naturalmente a Venezia e neanche nella diretta che il 4 settembre faremo dal carcere di Rebibbia, dopo la trasmissione del film». Al programma è stato invitato anche il ministro di Grazia e Giustizia Giovanni Maria Flick. [s. n.] Il terrorista Giusva Fioravanti ha scritto la sceneggiatura ispirandosi alle storie quotidiane nel carcere di Rebibbia dove sconta l'ergastolo per la strage di Bologna

Luoghi citati: Bologna, Roma, Venezia