Autunno nero per 80 mila

Sono undicimila i posti a rischio nel solo settore industriale OCCUPAZIONE Sono undicimila i posti a rischio nel solo settore industriale Autunno nero per 80 mila Cisl: «Ma il pericolo viene dai servizi» ROMA. Dopo il giro di boa ferragostano si lasciano le ferie alle spalle e si torna a guardare con preoccupazione alla riapertura delle fabbriche e alla ripresa produttiva: un orizzonte sul quale si addensano nubi nere. Occupazione a rischio per oltre 11.000 nell'industria, 30.000 nelle banche, 25-30 mila nelle Ferrovie e 20 mila nelle Poste, per un totale di almeno 80.000 lavoratori considerati «di troppo». E lo stato d'emergenza è destinato ad aggravarsi, con forti preoccupazioni del sindacato. La cifra di 11 mila posti in meno nell'industria, secondo Cerfeda (Cgil), «è certo per difetto». «Il problema riguarda quasi tutte le realtà manifatturiere tranne il settore dell'auto - dice il "numero 2" della Cgil -; gli industriali, venuto a mancare l'effetto "lira debole", cercano la competitività attraverso la riduzione dei costi, in primis quelli per il personale, invece di investire in tecnologia». E aggiunge: «Manca poi del tutto una politica di sviluppo da parte del governo se si eccettuano gli incentivi per l'auto». Si tratta solo dei primi segnali di un nuovo attacco ai livelli occupazionali perché, secondo Forlani (Cisl), mentre la cura dimagrante nell'industria «è già stata sostanziosa», l'area di maggior rischio è quella dei servizi. Ma vediamo nel dettaglio i punti caldi. ELVA. Oltre 4000 lavoratori da inserire nella «mobilità lunga» entro il 31 dicembre '98. E' la richiesta avanzata dal gruppo Riva, proprietario dell'Uva Laminati Piani, ai ministeri del Lavoro e dell'Indu- St FINMECCANICA HOLDING. Sono 80 gli esuberi della sede centrale di Finmeccanica. All'Ansaldo (gruppo Finmeccanica), invece, sono già state avviate le procedure di cassa integrazione per 620 addetti, mentre per altri 330 è prevista la terziarizzazione. GALBANI. Si prevede un esubero complessivo di 1200 lavoratori. OIJVETTL 500 lavoratori dello stabilimento Modinform di Marcianise sono già stati posti in mobilità, per altri 700 (nel Canavese) le procedure sono ancora aperte. SEAT. Sono 200-250 gli esuberi quantificati alcuni mesi fa dall'azienda. Altri 350 riguardano l'Ilte, la società tipografica controllata dalla Seat. BANCHE. A luglio, nell'incontro a Palazzo Chigi, sono stati indicati 30.000 esuberi. POSTE. La riduzione degli organici ammonterebbe a 20.000 unità (ma c'è già chi parla di 40 mila). Voci smentite seccamente dal sottosegretario Lauria: «Ribadisco che nel percorso di risanamento dei conti economici dell'Ente Poste e nel conseguente obiettivo di trasformazione in SpA, non sono previsti tagli agli attuali livelli». FERROVIE. 25-30 mila esuberi. Secondo i macchinisti del Comu, questa è l'entità dei tagli prevista dal Piano d'impresa delle Ferrovie. [fr. bu.] Il ministro del Lavoro Tiziano Treu Il ministro del Lavoro Tiziano Treu

Persone citate: Cerfeda, Forlani, Lauria, Tiziano Treu

Luoghi citati: Elva, Roma