Libero grazie a un cavillo il killer di Silvia Ruotolo
Libero grazie a un cavillo il killer di Silvia Ruotalo Napoli: la donna fu uccisa in un agguato 3 mesi fa Libero grazie a un cavillo il killer di Silvia Ruotalo NAPOLI. Il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato 1' ordinanza di custodia cautelare in carcere per Giovanni Alfano, 41 anni, il presunto mandante della sparatoria dell' 11 giugno scorso a Napoli in cui fu uccisa per errore Silvia Ruotolo. La donna stava entrando in casa, accompagnata dal figlio piccolo, in uno dei quartieri borghesi del capoluogo campano, quando fu coinvolta nella sparatoria che due gang rivali di camorristi avevano ingaggiato sulla strada in salita. Venne colpita da un proiettile e stramazzò davanti al bambino. Fu un delitto che suscitò lo sdegno del Paese. Secondo quanto si è appreso, la decisione del Riesame nei confronti di Alfano, difeso dall'avvocato Antonio Briganti, sarebbe legata a un vizio di forma riguardante la mancata trasmissione di alcuni atti allo stesso collegio del Riesame, presieduto dal giudice Ciampa. Gli atti non trasmessi riguarderebbero una perquisizione fatta dalla polizia nell'abitazione di Alfano per trovare riscontri di prova alle dichiarazioni del pentito Rosario Privato, un componente del commando di sicari che uccise, oltre a Silvia Ruotolo, anche il pregiudicato Salvatore Raimondi, ferendo l'altro pregiudicato Luigi Filippini e lo studente Riccardo Valle. Il Riesame, secondo le notizie trapelate, non sarebbe entrato nel merito delle dichiarazioni fatte nelle scorse settimane da Privato. Giovanni Alfano, sempre secondo quanto si è appreso, non sarebbe ancora stato scarcerato: nei suoi confronti la procura potrebbe emettere un nuovo provvedimento restrittivo, [m. e]
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