Fissato al 26 maggio '98 ilprocesso per molestie Caso Jones Clinton olio sbarra

Fissato al 26 maggio '98 ilprocesso per molestie Entrambe le parti cantano vittoria. Il giudice: «Risolveremo tutto in 5-6 giorni» Caso Jones, Clinton olio sborro ?sm mi Fissato al 26 maggio '98 ilprocesso per molestie WASHINGTON. Si aprirà il 26 maggio 1998 il processo nato dalla denuncia di Paula Jones contro il presidente americano Bill Clinton per le presunte molestie sessuali subite nel 1991, quando Clinton era governatore dell'Arkansas. Lo ha comunicato ieri a Little Rock il giudice federale Susan Webber Wright, che ha deciso di ammettere le accuse di molestie sessuali, ma di respingere quella di diffamazione. Paula Jones aveva detto che, negando ogni addebito, il presidente aveva rovinato la sua reputazione. «Spero che risolveremo questo caso in cinque-sei giorni... non sembra che possa durare più di tanto», ha commentato il magistrato. Nell'udienza preliminare di ieri, durata poco meno di un'ora, gli avvocati delle due parti e il giudice hanno stabilito U calendario processuale, i tempi per lo scambio delle informazioni e hanno definito che non ci saranno limiti agli interrogatori pre-processuali dei testimoni. Paula Jones, apparendo brevemente davanti ai giornalisti dopo l'udienza, si è detta soddisfatta che il caso vada avanti. I suoi avvocati non hanno voluto commentare le notizie su contatti tra le parti alla ricerca di un accordo extra-giudiziale. Il legale di Clin- ton, Bob Bennett, ha detto di «voler chiudere la vicenda più in fretta possibile» e ha ribadito che il presidente non intende chiedere scusa. La Jones denunciò Clinton nel 1994, affermando che l'allora governatore la molestò sessualmente nel 1991, quando lei era un'impiegata dello stato. Clinton - dal quale non è giunto alcun commento - nega ogni addebito. I suoi legali hanno tentato di far slittare il processo a dopo la fine del suo mandato presidenziale, ma la richiesta è stata respinta dalla Corte Suprema. Il magistrato ha dunque stabilito l'archiviazione per l'accusa di diffamazione formulata dalla Jones nei confronti del presidente, ma ha ritenuto che esistono i presupposti per procedere in giudizio per l'imputazione principale. Restano in piedi anche le rivendicazioni della Jones per un risarcimento del danno emotivo e dell'offesa subiti. Accettata anche la querela per diffamazione contro un ex guardia del corpo di Clinton quand'era governatore dell'Arkansas, Danny Ferguson. Paula Jones, che oggi si è trasferita a vivere in California, aveva denunciato Clinton nel 1994 affermando che l'8 maggio del '91, quando era governatore, le propose un rapporto sessuale orale nella stanza dell'albergo Excelsior di Little Rock, dove era in corso una conferenza economica. La donna sostiene che, a causa del suo rifiuto, fu trasferita ad un ufficio senza possibilità di carriera. H Presidente ha sempre respinto le accuse e aveva chiesto l'archiviazione del caso. La linea difensiva dei suoi legali è che, anche ammesso che Clinton le avesse fatto una proposta, non si potrebbe configurare la molestia sessuale perchè l'avrebbe lasciata in pace appena ricevuto il rifiuto. Gli avvocati della Jones hanno citato a deporre un'ex impiegata della Casa Bianca che dovrà riferire se il presidente le abbia mai fatto avances erotiche. Agli atti c'è anche la deposizione di tre ex agenti della polizia statale dell'Arkansas addetti alla scorta di Clinton, che sostengono di aver accompagnato il futuro presidente a vari appuntamenti galanti extraconiugali. Uno degli agenti, però, ha ritrattato spiegando di aver confermato storie che sapeva essere false. [Ansa-Agi]

Luoghi citati: Arkansas, California, Little Rock, Washington