Jospin fa retromarcia

Jospin fa retromarcia Jospin fa retromarcia Parigi: il premier non abroga le leggi sulVimmigrazione PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Nel giorno dell'anniversario dell'irruzione della polizia nella chiesa di Saint-Bernard, e a meno di tre mesi dalla sua vittoria elettorale, Lionel Jospin fa retromarcia su uno dei punti essenziali del programma che lo ha condotto ali guida del governo francese, e rinuncia ad abolire le leggi sull'immigrazione. Nel programma del partito socialista per le legislative era scritto chiaramente: «Abrogheremo le leggi Pasqua-Debré, ristabiliremo i diritti fondamentali al matrimonio, alla vita in famiglia e al diritto d'asilo, così come il codice della nazionalità nella sua visione repubblicana». Eppure, annuncia «Le Monde», il primo ministro ha cambiato idea. Probabilmente sulla sua decisione ha influito l'ostilità di una parte importante dell'opinione pubblica alla cancellazione di leggi che avevano sì innescato drammi come quello dei sans-papiers, ma aveva consentito di mettere sotto controllo il flusso migratorio in Francia. Jospin è anche molto preoccupato dalla valanga di domande di regolarizzazione in arrivo dagli immigrati «senza documenti»: quasi sessantamila al 31 luglio, e si tratta di dati parziali. Così, giovedì scorso, la scelta, trapelata ieri. Il governo a guida socialista accoglierà in buona parte i suggerimenti del rapporto Weil, l'intellettuale incaricato di preparare la riforma. Quindi non ci sarà l'abrogazione delle leggi restrittive varate dal ministro dell'Interno Charles Pasqua sotto il governo Balladur e inasprite dal suo successore Jean-Louis Debré, all'epoca del, governo Juppé. Jospin si limiterà ad alcuni aggiustamenti, estendendo il diritto d'asilo, il diritto di ricongiungimento delle famiglie e il campo d'azione del principio dello «jus soli», per cui è francese chi nasce sul territorio dello Stato, che era stato limitato dai neogollisti a vantaggio del principio dello «jus sanguinis». Abbastanza per indurre l'opposizione di destra a suonare l'aharme-immigrati. Ma anche per scontentare i partiti di sinistra - i comunisti e i Verdi che fanno parte dell'esecutivo e consentono a Jospin di disporre della maggioranza parlamentare. Ieri il leader dei Verdi e ministro dell'Ambiente, Dominique -Voynet, ha preferito non esprimersi, rinviando a fine mese le valutazioni del suo partito. E oggi il leader dei sans-papiers di Saint-Bernard, Ababacar Diop, concluderà la sua marcia da Avignone a Parigi tentando di consegnare una petizione al Papa. [al. ca.] In 60 mila sans-papiers hanno chiesto la regolari2zazione Il premier Jospin

Luoghi citati: Avignone, Francia, Parigi