Bossi lancia gli «Stufi Uniti d'Italia»

Elezioni padane al vaglio del Viminale. Disco verde del pds, il ppi insiste per la linea dura Elezioni padane al vaglio del Viminale. Disco verde del pds, il ppi insiste per la linea dura Bossi lancia gli «Stufi Uniti d'Italia» «Questa è l'ultima possibilità che offriamo ai romani» ROMA. Gli Stati Uniti D'Italia. Umberto Bossi l'aveva detto: chiediamo 100 per arrivare a 50. E oggi sull'«Espresso» lancia il suo compromesso: non più la secessione della Padania dall'Italia, ma la trasformazione dello Stato italiano in confederazione, con l'indicazione precisa dellle competenze di ciascuno. «Ho offerto a Roma un ammortizzatore, se l'accetta può evitare che il popolo padano se ne vada subito per la sua strada» annuncia il Senatur. Che esclude accordi politici nazionali col Polo («quel che ho proposto è un patto elettorale limitato al sindaco di Venezia») e, già che c'è, attacca anche D'Alema: «il pericolo numero uno della nazione padana» perchè, «se Berlusconi è un confusionario, D'Alema sa esattamente dove vuole arrivare». Il mezzo dietro front del leader del Carroccio non seduce nè Polo nè Ulivo. E non smorza il polverone estivo sulle sfide lanciate dal Senatur. Polemiche che attraversano i Poh e vedono in prima fila da una parte il Ppi, che fa propria l'indignazione di Chiesa e cattolici per gli attacchi al Papa, dall'altro An, da sempre portatrice del vessillo dell'unità nazionale. E intrecciano ormai questioni diverse. Oltre al nuovo compromesso sulla confederazione italica, che ha già preso la for¬ CHE COe di coin comCHE COmenteGU ESEti tederealizzRomati delldel Nodopo lverso presenna (18zione ma di un emendamento leghista alla Bicamerale, ci sono infatti le elezioni padane, sulla cui liceità legale dopo i giuristi discutono gli storici. E c'è, adesso, anche la proposta di un dibattito parlamentare che rappresenti una presa di posizione ufficiale alle idee secessioniste della Lega. Una proposta che viene attribuita al presidente del Senato Mancino che in questo senso avrebbe scritto una lettera a D'Alema. Mancino in serata si defila e precisa tuttavia di aver scritto la lettera solo per chiedere di valutare l'ammissibilità dell'emendamento leghista sull'autodeterminazione dei popoli, che autorizza dubbi costituzionali, e sollecitare un dibattito. Insomma, questioni diverse aspettano al varco ministri e parlamentari al rientro dalle vacanze e dividono anche la maggioranza. Il ppi è a favore della linea dura verso tutte le iniziative di Bossi, comprese le elezioni. Dopo l'iniziativa di Marini che ha invitato a rompere le giunte Ulivo-Lega, dopo le prese di posizioni del ministro Bindi, è la volta di Renzo Lusetti, che invita la Lega a «tornare nella legalità istituzionale» e chiede esplicitamente al governo di «intervenire per impedire lo svolgimento di ima consultazione che consideriamo illegale». Parole dure anche da Leopoldo Elia, per cui (da preparazione delle elezioni avvicina pericolosamente il vertice della Lega all'usurpazione delle funzioni pubbliche» mentre per l'europarlamentare Pierluigi Castagnetti «lo Stato non può più tollerare la continua messa in atto di iniziative che attentano ai valori dell'unità nazionale». Il lato cattolico dell'Ulivo preme insomma sul governo anche attraverso i suoi ministri. Ma il Viminale sarebbe contrario. Dopo il colloquio sardo fra D'Ale- ma e Veltroni, il pds pare invece orientato a lasciar svolgere le elezioni padane («Siamo in un'area della manifestazione di pensiero che non si può impedire. Certo che siamo vicini alla soglia della legalità, ma non mi pare vi siano le condizioni per intervenire», ha detto all'Unità Cesare Salvi). Ma respinge nettamente la proposta bossiana degli Stati Uniti d'Italia. E al dibattito parlamentare sembra preferire il confronto in Bicamerale. «La confederazione è una strada impercorribile: unisce diversi stati sovrani mentre l'Italia è uno Stato unitario», dice infatti al Tg il pidiessino Mauro Zani, uomo vicino a D'Alema. Che richiama l'impegno della Bicamerale verso il federalismo: «Bossi sembra tentare una mediazione con la Bicamerale: è lì che ci deve essere il vero dibattito, in cui le forze politiche danno il giudizio definitivo sulla Lega». Sul dibattito in Parlamento (che riapre il 15, mentre la Bicamerale torna a riunirsi il 6) l'ultima parola spetterà ai capigruppo. Quello su cui la maggioranza sembra concordare è sul fatto che il primo consiglio dei ministri, a fine agosto, sarà dedicato al welfare e non alla Lega. [m. g. b.l Miglio difende i gazebo del voto lumbard «Non violate i diritti politici elementari» Camicie verdi, accorpate a Verona le inchieste della magistratura LA CONFEDERAZIONE CHE COSA HA DETTO BOSSI. «Ijo Stato italiano diventi una confederazione di Stati e di conseguenza vengano stabilite con esattezza le competenze che restano in comune e quelle che invece vanno delegate ai singoli Stati». CHE COSTE7. Rappresenta l'unione di Stati sovrani intesa a garantire reciprocamente la loro indipendenza e a curare interessi comuni. GU ESEMPI.//v «Confederazione del Reno» ha costituito l'unione federale di Stati tedeschi meridionali, promossa e diretta da Napoleone (1806-1813). I^a sua realizzazione fu la premessa immediata della fine, anche formale, del Sacro Romano Impero. lira una Confederazione la prima «Unione degli Stati Uniti dell'America del Nord» (1781-1787). La «Confederazione della Germania del Nord» era costituita dallo Stato federale diretto dalla Prussia, costituito dopo la guerra austro-prussiana del 1866. Ha rappresentato il passo decisivo verso l'unificazione tedesca (1870). In «Confederazione germanica» ha rappresentato l'unione politica degli Stati tedeschi, sancita dal Congresso di Vienna (1815) e presieduta dall'Austria. lì' stata sciolta nel 1866. La «Confederazione elvetica» è l'attuale forma di Stato della Svizzera.