Gettato dal ponte dopo una lite di Fabio Albanese

E' stato buttato dal parapetto dai fratelli della cognata: era andato dalla donna per chiederle di tornare a vivere in famiglia E' stato buttato dal parapetto dai fratelli della cognata: era andato dalla donna per chiederle di tornare a vivere in famiglia Gettato dal ponte dopo una lite Catania: ragazzo di 14 anni salvato da un cespuglio CATANIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Ambasciator non porta pena, avrà pensato quando i suoi genitori lo hanno spedito dalla moglie di suo fratello per chiederle di tornare a casa. E' finito, invece, appeso ad un ponte, il fiume sotto di lui, e ha rischiato di morire se un passante non avesse sentito le grida e non lo avesse aiutato a risalire. Dal ponte lo avevano buttato giù i fratelli di sua cognata, un messaggio inequivocabile alla famiglia «avversaria» per dire: lei non torna più con tuo fratello. La vittima di questo singolare episodio è un ragazzino di 14 anni e mezzo, minuto ma determinato, che adesso è ricoverato in ospedale sotto choc. Mercoledì sera ha preso il suo motorino e ha percorso la ventina di chilometri che separano Linguaglossa, il suo paese, da Ganìini Naxos dove la sua giovane cognata da due giorni era tornata ad abitare dopo aver lasciato il marito. Non ha pensato per nulla a reazioni violente; «Io che c'entro? - si sarà chiesto - devo solo portare un messaggio di riconciliazione». E invece, arrivato davanti alla porta di casa dei genitori della ragazza, si è trovato di fronte due dei fratelli che lo hanno aggredito: botte da orbi, pugni e calci. Il ragazzino ha inforcato il motorino e ha provato a scappare; i suoi aggressori sono saliti sulla loro Lancia Thema e lo hanno inseguito. Il ragazzino era riuscito ad infilarsi in alcune viuzze e a distanziarli, ma sulla strada statale che da Giardini Naxos porta a Calatabiano è stato abbordato. Lo hanno stretto sul ciglio, proprio mentre stava per percorrere il viadotto sul fiume Alcantara: giù altre botte, poi i due lo hanno preso, uno per le gambe, l'altro per la testa, e lo hanno buttato oltre il parapetto. Convinti di avere risolto così la questione familiare, i due sono risaliti in macchina e sono andati via. Il ragazzino, invece, era riuscito ad aggrapparsi ad alcuni cespugli che sporgevano dall'estremità di un pilastro del ponte e, sospeso nel vuoto, con il fiume che scorreva una decina di metri sotto di lui, dopo aver sentito la Thema ripartire ha cominciato ad urlare, a chiedere aiuto. Un passante lo ha sentito e, con una corda, è riuscito a farlo risalire. Poi la telefonata ai carabinieri e il racconto di quanto era accaduto sulla gazzella che lo ha portato all'ospedale di Linguaglossa: «Non mi hanno fatto parlare con mia cognata e non capisco perché. Non ho mai avuto alcun contrasto con loro». Mentre al pronto soccorso veniva medicato di graffi e tagli che si era procurato nel terribile salto, i carabinieri rintracciavano i due della Thema: Salvatore Bosco, 24 anni, e il fratello Alfredo di 18 sono stati arrestati sotto casa. Negano ogni cosa ma gli investigatori credono al racconto del ragazzino. Uno di loro, Alfredo, nell'aprile scorso era già stato arrestato assieme ad altri nove giovani della zona, la maggior parte minorenni, accusati di avere stuprato per quattro mesi una ragazzina di 14 anni che era stata loro «ceduta» dal fidanzatino. In quel gruppo c'era anche un fratello del ragazzino buttato giù dal ponte. Tutti nello stesso «branco», ma a volte anche riva¬ li. «Balordi e violenti che vivono senza far nulla, delle teste calde», dicono gh investigatori che aggiungono: «Sono la disperazione dei loro genitori, gente tranquilla e perbene che lavora e che non ha mai creato problemi». Al centro della vicenda, l'amore contrastato tra il fratello del ragazzino e una coetanea di Linguaglossa. Contrastato dalle rispettive famiglie è finito, tre anni fa, con la classica «fuitina» e il matrimonio riparatore. I due però sempre più spesso litigavano, a causa del loro carattere molto forte, ma anche per i dissidi sorti tra i rispettivi cognati: per il furto di una motosega che i fratelli di lei attribuiscono proprio al ragazzino di 14 anni; per l'accusa rivolta al giovane marito di utilizzare metodi violenti per convincere la moglie a restare. Tutto è finito in denunce, poi archiviate dai carabinieri. Fabio Albanese Un passante ha sentito le sue grida e lo ha aiutato a risalire Guarirà in pochi giorni Il ponte sul fiume Alcantara dal quale è stato gettato il quattordicenne

Persone citate: Alcantara, Salvatore Bosco

Luoghi citati: Calatabiano, Catania, Linguaglossa