I quattro vescovi torinesi in pensione entro il 2000 di Guido Novaria
I quattro vescovi torinesi in pensione entro il 2000 I quattro vescovi torinesi in pensione entro il 2000 //primo a raggiungere il limite dei 75 anni sarà monsignor Pietro Giacbetti (Pinerolo) Quattro vescovi vicini alla pensione a Torino e nelle altre tre diocesi della provincia. Stessa situazione per altri quattro (Biella, Acqui, Cuneo e Saluzzo) che fra il 2000 e il 2001 raggiungeranno i 75 anni, e, a meno di improbabili riconferme, saranno sostituiti. E' una vera rivoluzione generazionale quella che la gerarchia del clero piemontese si prepara a vivere: per l'area torinese, il cambiamento sarà radicale, visto che l'attuale «poker» di vescovi è il più anziano di tutta la regione. Il primo a lasciare sarà monsignor Pietro Giachetti, classe 1922, da ventun anni vescovo di Pinerolo. Una diocesi dove la presenza dei valdesi ha avuto in Giachetti un interlocutore attentissimo e aperto a un confronto impensabile prima del suo arrivo: «Sarò anch'io in processione domenica prossima a Torre Pellice - dice mons. Giachetti - per quello che sarà il mio ultimo sinodo da vescovo». Dopo Giachetti, toccherà al «vescovo rosso» Luigi Bettazzi (a novembre del '98 compirà 75 anni) lasciare la diocesi di Ivrea, dove è arrivato trent'anni fa. In vista della pensione, Bettazzi ha già effettuato un sondaggio fra tutti i suoi sacerdoti: «Qual è secondo voi il centro dove posso risiedere visto che anche da pensionato vorrei rimanere in questa diocesi?». Dalle risposte ricevute, sembra che Bettazzi possa ritirarsi a Pobbia d'Azeglio, a pochi passi da Ivrea, a meno di qualche nuovo incarico fuori Italia. A due anni dalla fine del man dato è anche il cardinale Gio vanni Saldarmi, a Torino dall'89, dopo essere stato ausiliare del cardinal Martini a Mi lano. Difficile immaginare una «promozione» del suo ausiliare più probabile per monsignor Piergiorgio Micchiardi la titola¬ rità di un'altra diocesi - anche se potrebbe arrivare dal Piemonte il suo successore, così com'era successo per la nomina alla cattedra di San Massimo di padre Michele Pellegrino. Vescovi a un passo dall'età pensionabile a Susa, Biella, Cuneo e Acqui Terme Proprio ad Acqui nel '79, era stato destinato monsignor Livio Maritano, originario di Giaveno, braccio destro del cardinale Pellegrino a Torino: la «Camminare insieme» del vescovo-professore aveva avuto in Maritano un convinto sostenitore, anche se molti lo consideravano un elemento in grado di tranquillizzare l'ambiente più conservatore della diocesi rispetto alle posizioni di eccessiva apertura di Pellegrino. Arriva invece dalla diocesi di Bettazzi, il vescovo di Susa, Vittorio Bernardetto, classe 1925: una diocesi che ha conosciuto profondissime trasformazioni legate all'economia della Valsusa, dove è nata una vera e propria «pastorale del turismo», su cui si era intrattenuto Papa Wojtyla durante la sua visita del luglio di sei anni fa conclusasi con la suggestiva cerimonia alla Sacra di San Michele. «E' inevitabile che la Santa Sede nella scelta dei nuovi vescovi scelga prelati di 55-60 anni - osservano gli esperti di cose vaticane - così com'è successo per le ultime nomine fatte in Piemonte». I «giovani» Masseroni a Vercelli, Canessa a Tortona, Zaccheo a Casale o Pacomio a Mondovì hanno sicuramente abbassato la media dell'età dei vescovi piemontesi: forse fra loro potrebbe essere scelto il sue cessore di chi sta per andare in pensione. Senza dimenticare alcuni vescovi piemontesi d'origine che potrebbero avvicinarsi a casa. Guido Novaria
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il ritorno del «mostro», incubo nella notte di Bargagli
- Un lampo di Baggio, ma non basta
- Un cimitero di veleni invece della centrale
- Cede il tetto, muore operaio
- Indagini delia poiixia nei mondo dei vizio
- Montalto «brucia» un miliardo al giorno
- Da giugno cassa integrazione alla «Fabbricazione nucleari»
- La battaglia delle botteghe
- e considerato il "teorico" delle Brigate Rosse - Fra il 1960 ed il 1963 pero era noto in Liguria, ad Albenga, conte esponente di Ordine Nuovo - FrancÚschini, una figura secondaria
- Il giallo Bargagli in tv
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- SETTIMANA BIANCA 1974
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La Juventus prova
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- Stamane di scena la Juventus
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy