«Un linciaggio l'omicidio del marocchino» di L. Ga.

I GIUDICI I GIUDICI «Un linciaggio, l'omicidio del marocchino» «L'immagine che si trae dalla lettura integrale delle varie dichiarazioni è quella di un linciaggio a carico del Douimi, "colpevole" forse di essere intervenuto in modo tracotante in una lite e, di certo, di essere uno "sporco negro": lo pone in essere un gruppo di persone che, in gran parte, non hanno a che vedere con l'iniziale litigio». Così scrive il Tribunale della libertà nel respingere il ricorso della difesa di Andrea Demartis, detto Bosch. L'avvocato Basilio Foti, difensore del buttafuori, aveva chiesto la revoca del provvedimento di custodia cautelare emesso dal gip nei confronti di Demartis, in carcere dal 29 luglio con l'accusa di omicidio volontario del marocchino annegato nel Po, il 19 luglio, dopo un «bombardamento» di vari oggetti. Durato, scrivono i giudici, una ventina di minuti. Con Bosch sono stati arrestati Piero Iavarone (per costui il Tribunale della libertà si riunirà il 25) e Fabio Montrucchio. Altri sono indagati «a piede libero». Sul conto loro i giudici convengono: «Si tratta palesemente di soggetti che agiscono sedotti dall'idea di poter menar le mani: minacciosi fin quando Douimi arretra con la bottiglia in mano; scatenati una volta che Piero Iavarone dà loro il "la"; determinati ad impedire al Douimi ogni salvezza una volta che "sto bastardo si è gettato in acqua", privandoli così del piacere del contatto fisico violento». [al. ga.]

Persone citate: Andrea Demartis, Basilio Foti, Demartis, Douimi, Fabio Montrucchio, Piero Iavarone