Inzaghi naufrago tra i colossi

L'attacco bianconero ha perso il confronto ma Del Piero è stato importante all'inizio propiziando la rete; l'ex atalantino ha patito l'impatto con una difesa muscolosa; non c'è ancora feeling Inzaghi, naufrago tra i colossi Kluivert-Weah, otto minuti di danza del gol protagonisti LA SFIDA FRA 1 BOMBIR VMILANO INCE il nero, che è il colore degli abiti da sera e di due formidabili attaccanti, George Weah e Patrick Kluivert, un africano e un olandese frutto della straordinaria mescolanza di geni caraibici e nordeuropei che produce atleti bellissimi. Quello che hanno fatto i due per affossare la Juve nei primi 20' della ripresa è stato uno spettacolo di forza, di velocità, una danza sinuosa e ondeggiante, l'anteprima di quanto il Milan può sperare che succeda in campionato. Hanno segnato i gol decisivi, hanno striato le coscienze juventine di paure, perchè questa sarà pure un'amichevole mascherata da trofeo di lusso ma se le furie nere corrono e segnano adesso non c'è ragione per cui debbano fermarsi quando si farà sul serio. Del Piero e Inzaghi sono usciti male dal confronto. Inzaghi più di Del Piero perchè il primo tempo del Talentino è stato importante e lo testimoniano le cifre: per palle giocate, tiri e assist, per la punizione che Conte, inconsapevole, ha trasformato nel gol dell'1-0 juventino, Del Piero è una presenza che ha pesato finché al 20' della ripresa Lippi l'ha sostituito e si vedeva quanto era arrabbiato. L'ex atalantino invece s'è trovato in balia dei venti. Più di ogni altro, ha patito l'intesa non ancora perfetta con una squadra che gli è nuova e l'impatto con la struttura robusta della difesa milanista. Lippi è autorizzato a battezzare come una sciocchezza la differenza di peso e potenza che c'è tra la Juve e il Milan, il primo tempo in fondo ne ha confortato la tesi: però quando la Juve ha attenuato lo slancio (subito all'inizio perchè doveva prendere le misure, e nella ripresa per un calo atletico) i body-guards berlusconiani hanno tramortito chi stava loro davanti. Quando la metti sui muscoli è meglio averne molti e grossi, anche perchè uomini come Ba (o Ibou, come sta scritto sulla maglia), Desailly, Maldini o i due davanti possiedono, oltre al peso, la destrezza e la rapidità da tracagnotti antichi. Inzaghi è naufragato negli spazi. Ha retto il primo tempo muovendosi qua e là, poi non ce l'ha fatta. Avrà tempo per rifarsi ma la lezione è che in Italia, nei grandi match, la Juve faticherà a servirlo come ha fatto contro il Newcastle e il Bayern: il Milan non gli ha lasciato il modo di piazzarsi sul filo del fuorigioco per scattare in porta, l'unica volta che gli è riuscito di scappare il lancio di Zidane era lungo e Maldini lo ha rimontato in fretta. Palle gol nessuna, assist validi zero. Brutta notte per Superpippo che sulla strada dell'intesa con Del Piero non ha fatto balzi importanti. E' stato bello l'abbraccio a centrocampo, dopo il gol, ma se i due provassero a cercarsi di più quel gesto nobile non resterebbe un episodio. Weah e Kluivert hanno offerto, in questo, una lezione. L'Africano è come se avesse preso per mano il compagno che gli è di dieci anni più giovane: nel primo tempo Kluivert non capiva dove piazzarsi, cosa fare, come liberarsi dalla stretta di Ferrara, quando puntava al centro, e Birindelli, se si teneva sulla sinistra. Al 27' l'abbiamo visto alzare il braccio verso la panchina di Capello e smadonnare alla maniera di un toscano: che ci faccio qui? Eppure Weah continuava a cercarlo. Svariava sulle scarpette gialle, la conferma (insieme alle maghe juventine), che nel calcio non c'è un freno al kitsch. E intanto guardava Kluivert come un punto di riferimento. Prima del gol juventino i due confezionavano almeno tre scambi pericolosi e al 42', su un cross dell'olandese dalla destra, Weah si avvitava come Tiramolla per colpire di testa e sfiorare il gol. «La loro intesa è l'unica cosa che funziona», diceva Berlusconi nell'intervallo e su questo, probabilmente, si sarebbe trovato d'accordo anche Di Pietro. L'inizio della ripresa ha confermato che sono loro, oggi, la coppia più bella e pericolosa. La rete al volo di Kluivert ha stabilito che la stoffa del talento resiste alle sventatezze dell'uomo fuori dal campo. L'azione del 3-1 ha sancito che se i due si muovono in sintonia diventano difficili da fermare anche per una difesa scaltra (però con Monterò è un'altra cosa): il velo dell'olandese e il guizzo aggirante di Weah sono stati uno spettacolo di terribile grazia. Dal loro ondeggiare in area nasceranno altri dribbling inarrestabih. Un pericolo per tutti sulla strada dello scudetto. Marco Ansaldo L'africano ha preso quasi per mano l'olandese finché è arrivata l'intesa L'attacco bianconero ha perso il confronto ma Del Piero è stato importante all'inizio propiziando la rete; l'ex atalantino ha patito l'impatto con una difesa muscolosa; non c'è ancora feeling ::| il |§ §| Del Piero e Inzaghi nella morsa ::| della difesa milanista: a sinistra il 1 biondo, velocissimo francese Ba |§ e a destra l'olandese Bogarde §|

Luoghi citati: Ferrara, Italia