Un Haendel ritrovato dopo 3 secoli

L'opera a Siena L'opera a Siena Un Haendel ritrovato dopo 3 secoli SIENA. Tre secoli in un cassetto, e poi «Vincer se stesso», opera di Haendel, viene riscoperta e presentata a Siena, con grande successo. E' stato il momento centrale del Festival senese, con il merito di aver riportato all'attenzione del grande pubblico il dramma nella sua completezza dopo il ritrovamento del libretto avvenuto circa vent'anni fa e di altro materiale dieci anni dopo. L'esecuzione, filologicamente corretta, è stata curata da Alan Curtis, musicista già famoso per recuperi ed adattamenti in forma moderna di tesori del passato; molto applaudito il Complesso barocco, con un ensemble di strumenti fedele agli scorsi secoli. I cantanti erano tutti specialisti: Gloria Banditelli era la protagonista che in origine fu interpretata da un castrato. Successo senese nelle migliori tradizioni. Haendel qui scoprì il suo cantore preferito, appunto il «Senesino», tanto da dedicargli ben diciassette delle sue opere. La Settimana Musicale Senese, periodo «clou» dell'Estate Musicale Chigiana, quest'anno ha consegnato alla violista tedesca Tabea Zimmerman il suo sedicesimo Premio Internazionale. La caratteristica delle manifestazioni è quella di coniugare spettacolo, formazione e produzione: oltre 700 giovani musicisti e cantanti quest'anno hanno partecipato ai Corsi dell'Accademia. Un riuscito programma perfezionato nel tempo, che sotto l'egida «Maestri e Allievi» presenta da 54 anni una stagione musicale, articolata nell'intero arco estivo. Arrivano da tutte le parti del mondo per studiare, perfezionare strumenti e direzioni d'orchestra con grandi artisti di fama mondiale, come il violinista Boris Belkin, Jury Bashmet; ed ancora Michele Campanella, Michele Brengola, e tutti gli altri che a Siena abbandonano le vesti di famose star per far partecipi gli allievi della loro tecnica, della loro intepretazione. Antonella Leoncini

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