Il «pizzo» soffoca il commercio

Ogni anno nelle mani del racket 28 mila miliardi, più di una finanziaria Ogni anno nelle mani del racket 28 mila miliardi, più di una finanziaria Il «pino» soffoca il commercio E ilfisco setaccia le compravendite facili ROMA. Ogni anno i commercianti sborsano oltre 28.000 miliardi di «pizzo» alla criminalità organizzata. Una cifra enorme, indicata in uno studio condotto dalla Confesercenti, basato su varie indagini, sul lavoro di consulenza e assistenza alle vittime, e sulle oltre 8.000 telefonate ricevute da Sos impresa. Lo studio evidenzia l'esistenza di uno «Stato parallelo» che utilizza un sistema esattoriale ora occulto, come nel caso del racket, o limitrofo ai canali legali come nel caso dell'usura, e in cambio offre i suoi servizi (protezione e credito) e detta le sue regole, sanzionando duramente chi non le vuole rispettare. «La tassa occulta di 28.000 miliardi - ha dichiarato il segretario generale della Confesercenti, Marco Venturi - supera di gran lunga la manovra economica del prossimo anno pari a 25.000 miliardi. Tanta parte di queste risorse - ha aggiunto Venturi - potrebbe essere recuperata all'economia legale e produrre nuovo sviluppo e nuova occupazione, e a sua volta determinerebbe nuove entrate per le casse dello Stato». L'usura coinvolge 120.000 commercianti, con oltre 250.000 posizioni debitorie. Il giro d'affari, nel solo settore commerciale, ammonta a 15.000 miliardi riscossi da 25.000 strozzini professionisti, un terzo dei quali fa riferimento diretto alla criminalità organizzata. Le aziende commerciali strozzate dall'usura sono spesso costrette a chiudere la propria attività nel giro di tre anni. Il racket, interamente gestito dalle organizzazioni mafiose, taglieggia 240.000 commer- cianti per oltre 7200 miliardi. Per quanto riguarda invece la microcriminalità il 15% dei commercianti intervistati dalla Swg ha dichiarato di aver subito danni in media di 13 milioni dovuti alla microcriminaUtà. Il danno complessivo al settore (furti, vandalismo) è valutato attorno ai 2600 miliardi, che diventano 3500 sommando i costi delle misure preventive (antifurti, polizze private, vigilanza). Infine le truffe colpiscono 232.000 commercianti, le più frequenti sono dovute alla emissione di assegni vuoti o falsi, e il valore medio del raggiro è di 20 milioni. La ricerca rende noto inoltre che negli Anni 90 hanno chiuso la propria attività oltre 250.000 esercizi commerciali. La forte riduzione del numero di esercizi è dovuta anche all'aggressività commerciale dei grandi gruppi nazionali e stranieri. Un'opportunità per rimanere sul mercato è quella di aderire alla grande distribuzione organizzata che quest'anno prevede un incremento di fatturato pari al 19% (dai 3 lmila miliardi del 1996 ai 37 mila del 1997). Secondo uno studio Federcom-Confcommercio, AeO Selex, C3, Despar, Finunvo, MDO, Sisa e Vegè contano su una struttura distributiva, ingrosso e dettaglio, di oltre 1 lmila punti vendita, con circa 4 milioni di metri quadrati di superficie ed oltre 90 mila dipendenti. La rete, diffusa su tutto il territorio, si articola in 211 cash and carry, 82 ipermercati, 2317 supermercati, 4398 superettes, 926 discounts, 3584 negozi cosiddetti di «prossimità». La distribuzione organizzata - aggiunge la nota - ha quindi le carte in regola per diventare il polo naturale sul quale costruire un progetto di riconversione e assistenza tecnica per le piccole e medie imprese commerciali che più pesantemente avvertono la crisi del mercato. IL «PIZZO». Ogni anno i commercianti sborsano alla criminalità organizzata oltre 28.000 miliardi di «pizzo», più della finanziaria '98 [25 mila miliardi]. L'USURA. Coinvolge 120.000 commercianti, con oltre 250.000 posizioni debitorie. Il giro d'affari ammonta a 15.000 miliardi riscossi da 25.000 strozzini professionisti. RACKET. Interamente gestito dalle organizzazioni mafiose, taglieggia 240.000 commercianti per oltre 7200 miliardi. MICROCRIMINALITA'. Interessa il 15% dei commercianti che dichiara di aver subito danni in media di 13 milioni. Il danno complessivo al settore (furti, vandalismi) è valutato attorno ai 2600 miliardi, che diventano 3500 sommando i costi delle misure preventive (antifurti, polizze private, vigilanza). IL RACKET SPA LE TRUFFE. Colpiscono 232.000 commercianti, le più frequenti sono dovute alla emissione di assegni vuoti o falsi, e il valore medio del raggiro è di 20 milioni. La ricerca rende noto inoltre che negli Anni 90 hanno chiuso la propria attività oltre 250.000 esercizi commerciali. J Fonie: Confesercenti

Persone citate: Marco Venturi, Venturi

Luoghi citati: Roma