I «Kinder» nei guai in America di Giuseppina Fiori
Dolci della Ferrerò Dolci della Ferrerò I «Kinder» nei guai in America ALBA. Una brutta sorpresa per i famosi «ovetti kinder» dell'industria dolciaria Ferrerò che da anni appassionano, con i regali da scoprire all'interno, i bambini di tutto il mondo. Dagli Stati Uniti giunge la notizia che la Consumer Product Safety Commission (la Commissione per la sicurezza dei prodotti di consumo) ha decis.0 di far ritirare dal mercato americano le uova di cioccolato «Kinder Surprise», prodotte dall'industria dolciaria. La motivazione è che sarebbero «pericolose» per i bambini di età inferiore ai tre anni, in quanto potrebbero ingoiare i giocattoli-sorpresa contenuti nelle uova. La commissione ha così provveduto, d'accordo con la stessa Ferrerò, a far ritirare circa cinquemila di queste uova, che sarebbero state importate negli Usa da una ditta di Chicago. Netta la replica della direzione Ferrerò: «Il prodotto, destinato soltanto al mercato tedesco e di conseguenza provvisto di diciture in lingua tedesca, è stato importato illegalmente in Usa senza che il gruppo Ferrerò ne fosse a conoscenza. Per la vendita negli Stati Uniti a norma di legge, dovrebbe essere ovviamente adeguato alle norme nazionali, come si è fatto in tutti gli altri Paesi nei quali il prodotto viene venduto legalmente da decenni. Per questo, il "Kinder Surprise" risponde a tutte le prescrizioni di legge europee e dei Paesi nei quali è commercializzato». La Ferrerò dice di non aver mai venduto direttamente, né autorizzato la vendita di uova "kinder Sorpresa" negli Stati Uniti. Sostiene che si tratta evidentemente di importazioni parallele fatte tramite grossisti non autorizzati dall'industria dolciaria, che si riserva eventuali azioni legali. «Collaboriamo con le autorità americane perché è nostro interesse tutelare il nome dell'azienda e del prodotto». La Ferrerò fa comunque presente che all'interno delle sorprese compare chiaramente l'avvertenza che si tratta di giochi non adatti ai bambini al di sotto dei tre anni. Di ovetti kinder, dal 1974 quando è stata avviata la commercializzazione, ne sono stati venduti, senza nessun problema, quattordici miliardi in 90 Paesi. La notizia del ritiro dal mercato americano, rimbalzata ieri sera dagli Usa, ha colto di sorpresa i dirigenti della grande industria, che intende approfondire oggi la vicenda per fornire una chiara ricostruzione dei fatti. Ma perché la Ferrerò non è mai approdata negli Stati Uniti con gli ovetti, uno dei suoi prodotti di maggior successo? Secondo l'azienda, si tratta di un mercato molto grande che richiede strategie di marketing particolare e una produzione sul posto, così come avviene per la "nutella". Negli Usa la Ferrerò distribuisce, oltre alla crema di cioccolato, i «Tic tac» e i «Rocher». Non risultano, comunque, incidenti provocati dalle sorprese degli ovetti immessi sul mercato statunitense: la questione è nata a seguito di una serie di controlli di routine effettuati dalla Commissione americana sui prodotti in commercio. La preoccupazione della Ferrerò - una multinazionale con quasi ottomila miliardi di fatturato all'anno - è dovuta al fatto che altre società potrebbero aver importato e venduto illegalmente le uova di cioccolato negli Stati Uniti senza che ne fosse al corrente e senza la sua autorizzazione. Giuseppina Fiori
Persone citate: America Alba, Kinder, Netta, Rocher
Luoghi citati: Chicago, Stati Uniti, Usa
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