la gita in barca finisce in dramma

Ancona: nello scafo alla deriva sono rimasti due bimbi che hanno dato l'allarme col telefonino Ancona: nello scafo alla deriva sono rimasti due bimbi che hanno dato l'allarme col telefonino la gita in barca finisce in dramma Annega per salvare ilfiglio ANCONA. La prontezza di una ragazzina di sette anni durante una gita in barca a vela ha evitato una tragedia più grande di quella che ieri è costata la vita nel mare di Senigallia a Fulvio Sassi, 52 anni, milanese residente in provincia di Pesaro, affogato nel tentativo di recuperare il figlio di 4 anni caduto in mare. La bambina, Francesca Riva, ha infatti chiamato con il cellulare la madre a Saint-Vincent per avvisarla di quanto stava accadendo. Poi, si è anche messa alla radio di bordo e ha lanciato l'S.O.S. captato dalla capitaneria di porto di Pesaro e da altre imbarcazioni: «Aiuto! Aiuto! Stiamo annegando». Il padre della piccola, Angelo, dopo essere riuscito a salvare il figlio di Sassi, era stremato e futilmente aveva tentato di recuperare anche il padre del bambino. L'imbarcazione, con a bordo Francesca e il fratello Massimiliano di 11 anni, era in completa babà delle onde e della corrente. Non più governata, stava andando alla deriva. Erano giorni che i tre bambini sognavano la gita in mare con la barca a vela di Riva, la «Mito», un dodici metri. Milanese residente con la famiglia a Saint-Vincent dove gestisce un bar, esperto navigatore di 56 anni, l'uomo aveva stabilito la partenza per le 7 di ieri mattina insieme a Sassi, dopo avere ascoltato i bollettini meteo favorevoli dopo diversi giorni di pioggia. La «Mito» è uscita dal porto di Pesaro, dov'era ormeggiata, prendendo il mare lungo costa alla voi- ta di San Benedetto del Tronto. Francesca e Massimiliano Riva, con il piccolo Gabriele Sassi, stavano giocando durante la piccola crociera. Il mare era calmo e l'imbarcazione navigava tranquilla nonostante il vento forte. All'improvviso, attorno alle 10,15, tre miglia al largo di Senigallia, 0 bambino di 4 anni è caduto in acqua. Il padre si è subito tuffato in mare mentre Riva è rimasto a governare la barca. Sassi, con difficoltà, è riuscito a recuperare il figlio tra le onde, mentre il compagno gli ha lanciato un salvagente e una lunga cima, senza risultato. Quando ha visto poi l'amico annaspare in acqua con il piccolo tra le braccia, Riva non ha avuto esitazioni e si è gettato, ha recuperato il salvagente e si è portato sui due. Nel salvagente ha infilato il bambino, avvinghiando il padre a sé. Frattanto, nella barca la piccola Francesca aveva preso il comando delle operazioni. Con il telefono cellulare ha chiamato la madre Maria Antonietta Monopoli, di 40 anni. E mentre la donna ha subito allertato il «118» recandosi poi presso la centrale operativa del servizio di emergenza di Aosta (che ha subito contattato Pesaro per i soccorsi), la bambina ha lanciato l'S.O.S. con la radio di bordo. Il segnale, giunto insieme all'allarme da Aosta, è stato raccolto dalle capitanerie di porto locali e da un altro natante, il «Marika», che ha cercato di recuperare i tre naufraghi. Durante l'operazione, però, Sassi ha mollato il salvagente, mentre Riva è riuscito a tenere stretto il piccolo Gabriele. Poi ha cercato nuovamente di salvare l'amico trascinato via dalla corrente, ma a sua volta non ce l'ha fatta più e ha urlato: «Se non mi prendete, affogo anch'io». Intanto una motovedetta dei carabinieri era riuscita ad agganciare la «Mito» con a bor¬ do Francesca e Massimiliano, e altri due natanti delle capitanerie sono riusciti a portarsi su Sassi, purtroppo già morto. Impiegato, residente a Isola del Piano, nel Pesarese, per lui non c'era più niente da fare. Non destano preoccupazioni, invece, le condizioni di Riva, ricoverato in ospedale per un principio di annegamento, né quelle dei bambini, in stato di choc. Il magistrato ha dato il nulla osta per la sepoltura di Fulvio Sassi. Jerry Paladini i i Fulvio Sassi, 52 anni. A sinistra, il cadavere su una motovedetta