«L'esercito difenda i monumenti» di R. Cri.

«L'esercito di «L'esercito di i monumenti» Zeri: ormai troppe città storiche sono abbandonate a se stesse PROFESSOR Zeri, ha saputo di piazza Navona? «Ho saputo, ho saputo». E che ne pensa? «Non ne penso niente perché non ho visto il danno. Se l'avessi visto, potrei azzardare qualcosa, ma così...». Non ha intenzione di andare a vedere la fontana? «Ma no, che ci vado a fare... tanto, è sempre la stessa storia, non c'è sorveglianza, la gente fa quel che vuole». Erano tre entrati nella fontana per fare il bagno... «Ecco, appunto. Massi, che vadano a farci il bagno, non gliene importa niente a nessuno. Mai che qualcuno ci abbia mandato due vigili, a passeggiare davanti ai monumenti, a sorvegliare un po'. Vuol dire che tra qualche anno faremo una mostra su Roma com'era una volta». Il danno è rilevante: la coda di uno dei tritoni amputata... «Sì, ma dovrei vederla, prima di parlare. Magari è un pezzo già restaurato, neanche più l'originale. Comunque, è naturale, è giusto che succedano queste cose, quando i monumenti sono alla mercè di chiunque. I casi sono due: o è vero che l'Italia, per quanto riguarda l'arte, è l'invidia del mondo, oppure è una pattumiera. Si decidano...». Pensa che ci sia un modo per evitare questi vandalismi? «Abbiamo tanti disoccupati, cassintegrati che potrebbero svolgere un lavoro di sorveglianza anche nelle ore notturne. Ma potrebbero anche utilizzare l'esercito. Ci sono città storiche, monumenti, piazze che non possono più essere abbandonate a se stesse. Penso a Piazza della Signoria a Firenze, a Piazza San Marco a Venezia, a Piazza Navona a Roma, ma anche a tanti altri luoghi. Decidano cosa vogliono faro: se no, mandino pure tutto alla malora. Tanto, io l'Italia l'ho già vista, posso anche infischiarmene...». [r. cri.]

Persone citate: Massi, Professor Zeri

Luoghi citati: Firenze, Italia, Roma, Venezia