Gratta e Vinci «Tagliandi errati niente premi»

Gratta e Vinci «Tagliandi errati niente premi» L'Avvocatura dello Stato Gratta e Vinci «Tagliandi errati niente premi» BERGAMO. Sono soltanto cinque fogli di carta, ma per gli aspiranti nababbi del «Gratta e vinci» bergamasco potrebbero pesare come un macigno. In quelle cinque pagine, l'Avvocatura dello Stato consiglia al ministro delle Finanze di non scucire una lira. I 54 miliardi che nel maggio del '96 erano piovuti in provincia di Bergamo grazie a una partita fallata di biglietti della lotteria istantanea dovrebbero rimanere dove stanno: nelle tasche del governo. Rispondendo alla richiesta di parere formulata da Vincenzo Visco, cui spetta l'ultima parola, gli avvocati dello Stato hanno stabilito che «tutti i biglietti facenti parte della serie con possibili errori (20 mila) e presentati per la riscossione delle vincite (2122) sono risultati irregolari»: i tagliandi non hanno il codice di validazione vincente. SerpellinlAPAG.14

Persone citate: Vincenzo Visco

Luoghi citati: Bergamo