IL CONTAGIO DELLA VOLGARITA' di Lorenzo Mondo

IL CONTAGIO IL CONTAGIO DELLA VOLGARITÀ' UNA graziosa leggenda racconta che Bernini, foggiando la statua del Nilo in atto di coprirsi gli occhi, intendesse alludere beffardamente alla chiesa di Sant'Agnese in Agone che fronteggia la fontana dei quattro fiumi. E la chiesa è infatti un capolavoro del Borromini, rivale di Gianlorenzo nella gran disfida del barocco romano. Oggi, più propriamente, potremmo dire che il fiume barbuto volta le spalle, deprecando, alla ricorrente stupidità umana. Ne sono insigni rappresentanti tre romani, tre uomini adulti che, avendo caldo, anziché mettere la testa sotto il rubinetto di casa o annegarsi nel Tevere, quello vero, non hanno trovato di meglio che fare il bagno nella vasca di piazza Navona. Non contenti di esibirsi (con movenze meno seducenti di Anita Ekberg alla fontana di Trevi) davanti ai turisti sbalorditi, si sono aggrappati alla coda di un tritone che è andata in pezzi. A salvare l'onore di Roma è stato un irlandese, che si è tuffato per recuperare i frammenti. Ai tre ha provveduto una volante della polizia, saranno processati per direttissima, la legge prevede fino a un anno di carcere, un disegno di legge vuole che la pena sia triplicata. Troppa grazia. Staremo a vedere, con prudente scetticismo, come si concluderà l'ultimo episodio del martirologio dell'arte italiana. La prima idea che viene in mente, nel turbamento incre- Lorenzo Mondo CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA IGOR MAN La storia ferita A PAGINA 7

Persone citate: Anita Ekberg, Bernini, Borromini

Luoghi citati: Roma, Trevi