Rosy Bindi non tradirò le mie amate montagne di Foto Imago
Dopo l'incidente: continuerò a fare le escursioni Dopo l'incidente: continuerò a fare le escursioni Rosy Bindi: non tradirò le mie amate montagne LA VACANZA INTERROTTA DEL MINISTRO Rosyle miOSAINT-PIERRE UESTO incidente non cambierà nulla del mio rapporto con i monti». Rosy Bindi, ministro della Sanità, è entrata suo malgrado nel lunghissimo elenco estivo di persone coinvolte negli incidenti in montagna. E' in vacanza a Vétan, suggestivo villaggio a 1620 metri, nel Comune di Saint-Pierre. Domenica pomeriggio il ministro voleva fotografare un gruppo di stambecchi su un sentiero di Introd, lo stesso paesino in cui il Papa trascorre le sue vacanze. Una pietra ha tradito Rosy Bindi che, cadendo, si è fratturata la spalla destra. E' stata soccorsa con l'elicottero e trasferita all'ospedale di Aosta. Due ore dopo è stata dimessa con un vistoso bendaggio alla spalla ferita. Ministro, come sta? «Un po' meglio, grazie. Ma l'incidente mi costringe a salutare con la mano sinistra». Cos'è accaduto su quel sentiero del parco Gran Paradiso? «Mi sono fermata per fare una fotografia. E' stato un infortunio che può accadere in montagna, così come altrove. La causa di tutto è stato forse l'istinto di ripararsi. Ho messo male un piede, ho reagito e ho battuto in terra con la spalla destra». Basta con le escursioni sui sentieri? «No, assolutamente. Tutto ciò non cambierà nulla del mio rapporto con la montagna». Ai medici del pronto soccorso aveva detto, scherzando, di voler verificare di persona l'assistenza sanitaria di Aosta. In questa brutta avventura, ha trovato almeno un risvolto positivo? «Sì, l'assistenza che ho ricevuto è stata molto buona. Ho apprezzato la gentilezza ed il pronto intervento dei guardaparco, l'efficienza e la cortesia del "118" e la professionalità dei medici». Un'estate segnata da decine di morti riporta d'attualità il problema dei costi sociali causati dall'imprudenza di molti escursionisti. C'è chi vorrebbe "chiudere" le montagne. Un'ipotesi assurda? «Direi di sì. E' vero, ci sono incidenti causati anche dall'imprudenza. Ma cosa sarebbe la Valle d'Aosta senza turisti e senza alpinisti?». Sarebbe sbagliato, quindi, far pagare il costo di un soccorso in alta montagna? «Senza dubbio. C'è un servizio di emergenza che è gratuito. E proprio in zone come queste mi sembra che sia assolutamente indispensabile. E poi vorremmo forse impedire alla gente di camminare su un sentiero? No, oggi non ci sono i presupposti per limitare tutto ciò». Stefano Sergi Il ministro Rosy Bindi con la spalla bendata [foto imago]
Persone citate: Del Ministro, Rosy Bindi, Stefano Sergi
Luoghi citati: Aosta, Comune Di Saint-pierre, Introd, Valle D'aosta
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