Valentino vola alto Max nella polvere di Enrico Biondi

In Inghilterra Rossi vince ancora ed è a un passo dal Mondiale 125, il romano cade e s'infuria In Inghilterra Rossi vince ancora ed è a un passo dal Mondiale 125, il romano cade e s'infuria Valentino vola alto, Max nella polvere Biaggi: tutta colpa della moto DONINGTON DAL NOSTRO INVIATO Anche il Gran Premio d'Inghilterra si dimostra terra di conquista per l'Italmoto. Ma ancora una volta, come già nel recente passato, a una grande vittoria s'affianca una cocente sconfitta: sugli altari Valentino Rossi, meraviglioso vincitore nella classe 125 in apertura di giornata, nella polvere Max Biaggi, caduto nella 250. Il tre volte campione del mondo sta attraversando il periodo più brutto della sua carriera e ieri, al termine di un weekend pieno di problemi, è scivolato all'I 1° giro, quando lottava per la 4a posizione dietro a Waldmann (che poi ha vinto) e alla coppia dell'Aprilia Harada-Capirossi. Quest'ultimo salito per la terza volta sul gradino più basso del podio, in una stagione che solo ora sta regalandogli soddisfazioni. Il bottino poteva essere migliore se nella classe 500, dominata dall'australiano Doohan (al suo quarto titolo mondiale consecutivo, con 4 gare d'anticipo), Luca Cadalora non fosse stato tradito nel finale da problemi elettrici e di motore alla sua Yamaha. Il modenese è sceso dal terzo al quinto posto, mentre Doriano Romboni si è dovuto accontentare del settimo, causa la cronica difficoltà in partenza che il bicilindrico Aprilia denuncia contro le più potenti quattro cilindri giapponesi. Schiacciato in mezzo a tanti campioni, Valentino Rossi si ritaglia già un ruolo da star. E non potendo ancora mostrare un palmarès importante come quello di Doohan o di Biaggi (ma intanto ieri ha vinto la sua 10a gara in carriera, la 9a quest'anno e la 6a consecutiva), si accontenta di essere acclamato dagli inglesi come il pilota più simpatico del mondiale. Sempre pronto allo scherzo per divertire, divertirsi. E vincere. Ieri Valentino, sovente additato come il ragazzo che osa sfidare le leggi della fisica (perché, dicono i maligni, non le ha studiate a scuola), ha dato una lezione al suo rivale di giornata, il giapponese Manako. Con lui e con Tokudome, Rossi ha ingaggiato un duello appassionante. Ha tentato, come sempre, la fuga solitaria; ma quando ha capito che non poteva allungare, ha cambiato tattica, facendosi passare dagli avversari: li ha controllati e studiati. Sospettosi, gli altri due hanno resistito, dietro, sino a quando è stato possibile. Poi Rossi ha impostato una curva addirittura ai 40 orari, costringendoli al sorpasso. A quel punto metà del gioco era fatto. «Manako però non andava mica piano - ha spiegato Valentino, alla fine - e quando all'ultima curva mi ha di nuovo superato, temevo di non vincere più. Invece è andato per terra. Per forza: lì non c'era posto neppure per una bicicletta. Ragazzi, la fisica è una cosa seria!». E poi via per il gran finale, con tanto di cappello alla Robin Hood, arco e frecce, vestito come il celebre «re» della fo¬ resta di Sherwood, che si trova a pochi chilometri dal circuito. Finale agro-dolce. Mentre Valentino festeggia, in pista si consuma la disfatta di Max. Una curva assassina, un saltellamento della moto, una buca: Biaggi è schizzato sull'asfalto finendo così la sua corsa, nella ghiaia, la moto distrutta e la tuta a brandelli. Non rientra neppure ai box, il campione. Si fa trasportare nel suo motorhome, si chiude dentro per un'ora. Poi, teso, si presenta ai giornalisti: «Non ne posso più, sono stufo di guidare in queste condizioni. La moto non va e non mi venite a dire che Waldmann guida una Honda come la mia. Non è vero, la sua è totalmente differente. La mia saltella come una matta, avete visto come sono caduto. Rischio di farmi male. Il campionato? Non dico che sia definitivamente compromesso, ma tutto è diventato più difficile. Sono 3°, il vantaggio di Harada è diventato importante. Certo che oggi anche una Suzuki o una Yamaha mi sarebbero stati davanti». Sfogo, amarissimo, che rischia di compromettere i rapporti all'interno del team. Tutto sommato ha ragione Capirossi, suo grande nemico ma anche dispiaciuto per quanto sta accadendo a Max: «Ha vinto 3 mondiali e non è bello vederlo così. Questo dimostra che Biaggi non è un fenomeno, ma un uomo normale con le debolezze di tutti. Vince, ma cade anche, come noi. Il mio consiglio? Se stesse un po' più zitto...». Enrico Biondi '"%*:>>: • ::: <y.'/•;■>;.<.<<■'■:■

Luoghi citati: Aprilia, Inghilterra