Il Gran Fondo azzurro nuota nell'oro

E la Casprini è beffata al fotofinish Europei: la combinata premia i «maratoneti» italiani, dalle syncronette (bronzo) la 100a medaglia Il Gran Fondo azzurro nuota nell'oro E la Casprini è beffata al fotofinish SIVIGLIA. Un secondo di differenza dopo un'ora di fatica. Una medaglia d'oro che sfugge allo sprint: è la beffa più atroce dopo una gran fondo di nuoto. E' sempre più amaro il destino di Valeria Casprini a Siviglia: dopo aver perso a Ferragosto il titolo della 25 km, condotta fino al 23° km, ieri la 21 enne fiorentina ha conquistato l'argento più deludente che si possa immaginare. Ma il suo 2° posto, unito al 4° di Gargara e all'8° di Pescatori nella 25 km maschile, vale all'Italia il primo oro negli Europei: quello nella combinata a squadre. Insomma, dove aver dominato nella marcia e nella maratona, ora eccelliamo anche nel nuoto più massacrante: la fatica esalta gli sportivi del Bel Paese. E' quasi sera, sulle acque del Guadalquivir, quando Valeria sprinta per il successo nella 5 km con la tedesca Buchse, 4a nella 25 km. Le due toccano insieme il pontile: serve il fotofinish! La Casprini si consegna a giornalisti e fotografi convinta di aver vinto: «Negli ultimi metri ho messo le gambe e ce l'ho fatta; a metà gara la tedesca ha tentato di levarmi il costume, guardate ho ancora il segno». L'altoparlante avverte: «Al fotofinish sembra prima la Buchse». L'azzurra sbianca in volto: «Non facciamo scherzi... Non è possibile». Intanto, si riunisce la commissione tecnica per dare il verdetto. L'allenatore Giuliani commenta: «Ho visto il fotofinish, non si capisce chi ha toccato per prima; ho chiesto l'ex-aequo, entrambe meritano l'oro». Il vicepresidente della Fin, capo delegazione a Siviglia, Barelli, esce dal gran consiglio contrariato: «Il delegato turco era d'accordo per la parità, ma quello inglese ha voluto imporsi a tutti i costi convincendo poi anche lo svizzero a favore della tedesca». Sul podio la Casprini deve salire sul secondo gradino e trova anche la forza di posare per la foto di rito abbracciata alla sua avversaria. Ma passano pochi minuti e l'inno di Mameli suona davvero. L'Italia merita la medaglia d'oro nella classifica a squadre per somma del punteggio ottenuto nelle 4 prove maschili e femminili. Prima della beffa serale d'argento nella gran fondo, per il terzo giorno consecutivo il nuoto sincronizzato azzurro al sole di Siviglia si era tinto di bronzo. Dopo i terzi posti conquistati da Giovanna Burlando (venerdì nel singolo) e da Giada Ballan-Serena Bianchi (sabato nel duo), il tris è stato firmato dalla squadra che al termine della finale dei liberi si è piazzata dietro Russia e della Francia, riproducendo lo stesso podio delle altre due gare delle syncronette. Il bronzo delle ragazze allenate da Kathy O'Brien, 36enne statunitense da 10 stagioni al timone del nostro team nazionale, ha avuto un significato storico: è stata la medaglia n. 100 meritata dal nuoto azzurro nel corso di tutti i campionati continentali disputati. Ieri le nostre syncronette hanno confermato il 3° posto del programma tecnico e delle eliminatorie del libero con un'esibizione accattivante al suono delle più celebri canzoni napoletane. A lungo, in mattinata, la spedizione azzurra in Andalusia aveva sperato di festeggiare la centesima medaglia europea già nella gran fondo di nuoto maschile. La 25 km ha infatti visto due azzurri farla a lungo da protagonisti: Fabrizio Pescatori, 24enne veneziano, ha guidato fino al 10° km per poi chiudere in 8a posizione; Claudio Gargara, 25enne romano, ha lottato fino in fondo per il podio ma si è dovuto accontentare del 4° posto alle spalle dell'irraggiungibile russo Akatiev e del tandem composto dal tedesco Wandratsch e dal francese Lecat, i quali a 30 metri dall'arrivo hanno deciso di toccare il traguardo insieme. Forse temendo una beffa sul tipo di quella che sarebbe poi capitata alla Casprini. Dopo la gara più massacrante (oltre 5 ore di bracciate sotto il sole), Gargara si è sdraiato sfinito sotto la tenda del team azzurro invocando ghiaccio e assistenza medica. Poi, l'azzurro che mostra la scritta «Cattivik» in tricolore sulla gamba destra, ha sottolineato: «E' un grande piazzamento e non una medaglia persa». E se lo dice uno che negli Europei '93 conquistò l'argento, c'è da credergli, [r. n.] > La gioia del team italiano sul podio: le syncronette chiudono gli Europei con tre bronzi conquistati finendo sempre alle spalle di Russia e Francia A sinistra, Valeria Casprini al traguardo della 5 km. Festeggia, ma il fotofinish la befferà per I "