Albertini: rigenerati da Capello

Domani nel Trofeo Berlusconi il Milan chiede alla Juve di tastarne la forza Domani nel Trofeo Berlusconi il Milan chiede alla Juve di tastarne la forza Alberrini: rigenerati da Capello «Torna il gusto di vincere» MELANO. Il Milan chiede un consulto alla Juve per conoscere il suo stato di forma e farsi predire il futuro. C'è molta attesa in casa milanista per questo confronto con i campioni d'Italia, Trofeo Berlusconi in palio, che tutti considerano una sfida vera, di quelle che contano, perché può segnare una stagione anche se si tratta di una amichevole. E' la quarta volta che le due società più blasonate d'Italia si sfidano a metà agosto da quando il trofeo è stato istituito nel 1991 dal presidente Silvio Berlusconi in memoria del padre Luigi: nelle precedenti sfide ha vinto la Juve due volte, una delle quali ai rigori, mentre l'anno scorso ha vinto il Milan. Questa volta in casa milanista il confronto ha già assunto un carattere diverso. Perché questo è un Milan nuovo, che dopo un'annata deludente, ha cambiato moltissimi giocatori ed è tornato in panchina Fabio Capello. Il tecnico dei quattro scudetti hi cinque stagioni vuole sapere dove potrà arrivare. «Adesso è tutto nuovo - assicura Demetrio Albertini, uno dei più in forma del nuovo Milan anzi è tutto vecchio. Perché siamo tornati all'antico, come schemi, mentalità e determinazione. Siamo di nuovo una grandissima squadra, che vuole tornare a vincere lo scudetto. E questa sfida può dirci a che punto di forma e condizione siamo già arrivati. Non temiamo la Juve che pochi mesi fa a San Siro ci ha surclassati con sei gol. Acqua passata. Si riparte da zero per tornare a vincere. E domani sera ci sarà la prima dimostrazione pratica. Sarà una sfida ad alta tensione perché nessuno dei due vuole perdere, come è prassi in questi confronti diretti. E noi voghamo riassaporare il gusto di vincere». Nessun timore reverenziale quindi di fronte ai campioni d'Italia, ma la consapevolezza, instillata da Capello in un mese di cure, che il Milan è di nuovo grande e può competere alla pari con tutti, come assicura Albertini: «A questo nuovo Milan manca solo una cosa: la mentalità vincente, quella che fa vincere sempre e che l'anno scorso abbiamo perso per strada. Bisogna ritrovarla presto perché se non vai in campo convinto della tua forza e dei tuoi mezzi è finita. Basta guardare la Juve attuale o il Milan del passato per capire la sua importanza: se hai quella mentalità vinci anche quando non meriti e riesci sempre a terrorizzare l'avversario, anche il più forte in assoluto». Per Albertini c'è una sola strada, dunque: «Iniziare bene la stagione battendo la Juve e lavorare sempre con entusiamo come stiamo facendo dal giorno del raduno. Perché solo i successi danno entusiamo e determinazione. E grazie a Capello e al suo lavoro ci riusciremo. La sua è una grande sfida e adesso vuole rivincere come noi sfoderando tutte le sue grandi doti che sono quelle di non vivere di passato, ma di pensare solo a ripetere i grandi successi che abbiamo ottenuto assieme». Albertini è molto contento dei tanti nuovi compagni che si trova attorno: «Sono tutti molto bravi tecnicamente ma soprattutto già ben inseriti nella squadra e nello spirito di gruppo. In ciascuno di loro ho riscontrato la voglia di successo che abbiamo noi "vecchi". Un grosso vantaggio per partire bene in campionato e puntare diritti allo scudetto: è il nostro primo e unico obiettivo visto che siamo fuori dalle coppe europee. Un fatto positivo questo, anche se un po' ci spiace». Albertini non ha nulla da invidiare agli avversari per la corsa al tricolore, neppure Ronaldo all'Inter: «Il brasiliano è un grandissimo giocatore, ma da solo non può vincere le partite. Mi piace molto la sua tranquillità nel gestire la sua grande popolarità. L'attaccante più forte del mondo? Per me 0 più grande in assoluto è stato Van Basten. Inoltre Ronaldo è ancora giovane». L'attesa per la supersfida di domani sera cresce anche fra i tifosi: sono già 17 mila i biglietti venduti e oggi è previsto un nuovo assalto ai botteghini. Capello conta i giocatori: sono infatti partiti per impegni con le loro nazionali Andersson, Blomqvist, Ziege e Savicevic. Invece Weah sta tornando dalla Liberia dove ha giocato contro l'Egitto e farà coppia in attacco con Kluivert, che ha superato positivamente il provino di sabato contro la Solbiatese. Alla società varesina ieri il terzino Cardone ha mandato un fax per scusarsi con Morgandi, colpito fortuitamente con una testata e finito all'ospedale per controlli, ma fortunatamente subito dimesso perché non gli è stato riscontrato nulla di grave. Nino Sormani Demetrio Albertini: il Milan sta ritrovando la mentalità vincente

Luoghi citati: Egitto, Italia, Liberia