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Anche a Donington lo show del motociclista Anche a Donington lo show del motociclista Valentino Robin Hood Rossi vince e diverte i tifosi DONINGTON DAL NOSTRO INVIATO Valentino Rossi ha colpito ancora: primo nella 125 in Inghilterra, è a un passo dal Mondiale. Un campione in pista, un personaggio sempre più pittoresco dopo la corsa, quando riserva ogni volta colpi ad effetto. Tutto era cominciato per gioco, a maggio, in occasione del Gp d'Italia al Mugello. Valentino, per festeggiare la vittoria e irridere la presunta relazione sentimentale del suo «nemico» Max Biaggi con la modella Naomi Campbell, aveva comprato una bambola gonfiabile sulla quale aveva scritto «Claudia Schiffer»; e così aveva compiuto il giro d'onore. Quella foto ha fatto il giro del mondo. Valentino Rossi è subito stato al gioco e ha studiato nuovi «effetti speciali» per ogni vittoria. La fucina delle idee si trova nelle Marche, dov'è ubicato il Rossi Fans Club di Tavullia, la sua città natale alle porte di Pesaro. Il club, coordinato dalla sapiente regia di Aldo Drudi, noto disegnatore di caschi, sforna novità ad ogni Gran Premio. Repertorio vastissimo: dal cappello da giullare, completo di sonagli, alla mantella di Superman, alla mazza di ferro medievale (rigorosamente in plastica), alle figure che Valentino crea in pista, come le evoluzioni su una ruota, oppure sdraiato, «a ban¬ diera», come usavano i piloti degli Anni 30. L'importante è stupire, sbalordire. E ieri pomeriggio, in quel di Donington, il circuito che si trova a un tiro di schioppo dalla foresta di Sherwood, ne ha inventata un'altra. Logico pensare al cappello di Robin Hood, all'arco e alle frecce. Valentino ha fatto un salto a Nottingham, in uno dei tanti negozi che vendono gadget agli «amici della Foresta» ha acquistato il necessario, poi è filato via come un fulmine dai suoi amici, per farsi cucire in fretta il logo dello sponsor delle gomme, condizione necessaria per poter salire sul palco così vestito. Così è nato Rossi-Robin: «E pensare che avevamo in mente un altro paio di cose, ma abbiamo preferito restare nella tradizione. La cosa è piaciuta ai tifosi, mi hanno fatto piacere gli applausi». Non si stanca mai, Valentino. Anche perché i mille impegni che ha, come rispondere alle interviste di giornali e tivù di tutto il mondo o fare l'attore per girare spot pubblicitari, non lo stressano neppure un po'. Abituati allo sport sempre più serio e professionale, agli «attori» dello spettacolo sportivo che ridono sempre meno, godiamoci questo Valentino Rossi controcorrente. Ha 18 anni, quanto tempo ci vorrà prima che ce lo rovinino? Enrico Biondi ONIN