La Coppa Davis convoca Bertolucci di Gianni Romeo

La Coppa Davis convoca Bertolucci LA CRISI PEL TENNIS AZZURRO: RISOLTO ALMENO IL PROBLÈMA PIÙ' URGENTE, IN VISTA DELLA SVEZIA La Coppa Davis convoca Bertolucci L'ex compagno di doppio di Pernotta sarà il capitano Una nota firmata da Paolo Galgani, presidente dimissionario della federtennis, scioglie il dilemma dell'estate. Eccola: «Paolo Bertolucci, 46 anni, titolare della squadra vincitrice e tre volte finalista della Coppa Davis è, dopo la rinuncia di Adriano Panatta, il nuovo capitano di Coppa Davis per l'incontro con la Svezia del prossimo settembre e per l'eventuale incontro di finale». La nota precisa che lo staff di Bertolucci (Bartoni, Carnovale, i medici...) sarà quello del passato. Seguono ringraziamenti e altre banalità, oltre naturalmente a una dichiarazione del nuovo citi che si dichiara (toh!) febeissimo. Erano quattro i moschettieri azzurri che vinsero la Coppa Davis nel 1976 in Cile. Panatta si era dimesso lo scorso 25 luglio dal ruolo di citi; Barazzutti aveva detto no per solidarietà «di squadra» alla proposta di sostituirlo; Zugarelb, la riserva di allora, fuori concorso; ha risposto «obbedisco» l'unico che per i legami di lavoro con il Coni non poteva concedersi atti di eroismo. Proprio lui, Paolone Bertolucci, che con Adriano Panatta formava un doppio formidabile, e ora deve giocare al posto suo, in singolare, sulla panchina di citi. Meglio così, alla fine. Anche Piatti non si era dato disponibile, il sapore della crisi diventava sempre più aspro ed era tempo di mettere nel piatto almeno uno zuccherino. Paolo Bertolucci quando gioca¬ va a tennis si portava dietro una corporatura massiccia che gli era valsa da quello spiritoso di Nastase il soprannome di «Pasta Kid». Ma aveva il braccio d'oro, soprattutto un rovescio che deliziava i palati più fini. Perciò riuscì a salire quei gradini che per la sua statura sembravano troppo alti. Ora, perdonate il gioco di parole, deve frenare il rovescio del nostro tennis, sempre e soltanto aggrappato alla Coppa Davis. Ma che cosa potrà fare l'uomo dal braccio d'oro? Lo staff che lo circonda sarà quello di sempre, la base per un buon avvicinamento al match. Ma Bertolucci ha almeno tre nemici. Primo, la cattiva forma dei giocatori, che in questi ultimi mesi non hanno superato più di due turni in qualche apprezzabile torneo. Furlan, Gaudenzi, Camporese, Nargiso, le possibili alternative Pescosolido e Musa, o i rampanti Sanguinetti e Martelli, quali garanzie offrono? Secondo, una Svezia che in casa ha perso un anno fa la finale con la Francia e non farà sconti. Terzo nemico di Bertolucci: la capacità dialettica e psicologica inferiore a un Panatta gemale, nel preparare questi match. Ha un mesetto di tempo per smentire gli scettici. Guadagnerà circa un milione al giorno, in questo periodo. Per sé, e per il tennis, valeva la pena di tentare. Gianni Romeo MALDINI // et a ruota lìbera dal campionato alla Nazionale Beccanti™ A PAGINA 28 NUOTO Oro azzurro nel gran fondo a squadre A PAGINA 30 CICLISMO Tafi e Luperini due successi all'estero A PAGINA 30

Luoghi citati: Cile, Francia, Svezia