Doppio ritorno per Serena

Dandini & C. preparano altre 8 puntate del «Pippo Chennedy Show Dandini & C. preparano altre 8 puntate del «Pippo Chennedy Show Doppio ritorno per Serena «Vorrei un programma defilato» ROMA. A volte ritornano. Spesso lo si dice come una minaccia. In questo caso una speranza. Quelli del «Pippo Chennedy show», una delle tre invenzioni televisive della passata stagione, insieme ad «Anima mia» di Fazio e a «Macao» di Boncompagni, a suscitar rimpianto, dovrebbero infatti tornare. Non sarà a novembre, come s'augurava il direttore di Raidue Carlo Freccerò, perché il trio del «Pippo Chennedy», Corrado Guzzanti-Serena Dandini- Sabina Guzzanti concepisce la tv come un raid, detesta la serialità, non ama ripetersi e soprattutto adora farsi pregare. Ma fosse a gennaio, fosse pure a febbraio, torneranno, perché quelle loro otto puntate, «otto soltanto»?) sono entrate nella testa e nel linguaggio non solo dei quattro milioni di pubblico che li ha seguiti, ma di tutti quelli che parlano, incontrano, frequentano quei famosi quattro milioni. Giovani, e non solo. Per una volta anche non giovani, non colti, non necessariamente di sinistra e neppure obbligatoriamente trandy. Perché quelli del «Pippo Chennedy» hanno dimostrato che si può ridere dell'Ulivo tanto se si è dell'Ulivo e paraggi quanto se dell'Ulivo e paraggi uno non se ne frega niente. Perché gli studi di Napoli, che ancora se li piangono, hanno regalato organizzazione perfetta, massima professionalità, calore come da tradizione e li aspettano a braccia aperte di nuovo. Perché la sperimentazione di nuovi talenti ha retto la botta della «diretta» in prima serata, da recitare come in teatro, su copione e senza gobbo, con testi freschi, scritti anche all'ultimo momento. Perché, in fondo, a loro piace lavorare tutti insieme, anche se poi ognuno quest'estate se n'è andato per la sua strada a respirare l'aria in libertà per rigenerare i polmoni. Sabina Guzzanti in viaggio negli Stati Uniti, dopo una mitica comparsata pubblica di fine luglio, in piazza, a fianco di Massimo D'Alema, in cui lei vestiva i panni del segretario del pds e lui quelli della cabarettista ambiziosa. Corrado Guzzanti in tournée col suo nuovo spettacolo-monstre, intitolato in omaggio al suo Quelo, il profeta del «Pippo Chennedy», «La seconda che hai detto». Serena Dandini, l'Everyman di questa commedia di costume, colei che dalla «Tv delle ragazze» in poi fa girar la giostra, a preparare con l'amica regista Franza Di Rosa, per il secondo anno di seguito, il festival delle donne di Montecatini: quattro giorni di dibattiti, rock, satira e musica, da Carmen Consoli a Dacia Maraini, da tenersi dal 16 al 20 settembre. Intanto, però, confessa di sognare per l'autunno una tv sólo per lei, piccola piccola, che la riporti al piacere della scrittura e della concentrazione-silenzio. «Vorrei un programma di terza serata molto defilato, in cui parlar di musica, libri, cultura. Qualcosa che somigli al mio libro "Next generation", in uscita ad ottobre». Ma tornerete col «Pippo Chennedy»? «Eh sì. Niente è deciso ma penso proprio che torneremo». Non si sa quando. Non si sa come. Ma Guzzanti-DandiniGuzzanti torneranno. Per raccontare ancora quest'Italia frastornata e reattiva. E raccontarla con quelle trovate linguistiche, quei tormentoni paradossali, quei modi di dire rubati alla strada che dalla memoria comune sono entrati nel linguaggio della gente: da «La seconda che hai detto» a «Non esiste propriooo», da «Me ne fotto» a «Non è spendibile», da «Ambient, Ambient», a «Tenisse ciento lire?». Torneranno per parlarci di nuovo, ridendo, di come siamo e di quanto ci piacerebbe esser diversi, a noi italiani. Sotto l'Ulivo e fuori l'Ulivo. Notai impastoiati e valletti strafatti. Piccole fans ignoranti e giornaliste impegnate sul fronte del sociale. Disoccupati a vita e rocchettari inquietanti. Laureati in filosofia che fanno lo spogliarello per campare e padri di famiglia che fondano sette per capire se non dove andiamo almeno quando andiamo. Dive da avanspetta¬ colo che sognano di essere la Duse e conduttori televisivi che hanno fatto della perfidia la loro carta vincente. Teenagers innamorate di mascalzoni e proprietarie di floride ditte di commercio malate di avarizia congenita che di fronte al «Si dà?», preferiscono sempre rispondere «Ma no, si tiene». Simonetta Robiony Dice: «La mia nuova trasmissione dovrebbe andare in onda in terza serata. Così si potrebbe parlare senza problemi né troppa diffidenza di musica e libri» ppo Chennedy Show Serena defilato» sere la evisivi erfidia Teenscalzode ditte avarionte al sempre ene». biony nuova rebbe onda erata. rebbe blemi enza bri» Serena Dandini prepara con Franza Di Rosa il Festival di Montecatini

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