Merloni scommette su Caio, Zaleski fa rotta sulla Falck

Merloni scommette su Caio, Zaleskifa rotta sulla Falck Merloni scommette su Caio, Zaleskifa rotta sulla Falck Brivido ferragostano per le Borse. A Wall Street si affaccia l'Orso e dà una vigorosa scossa all'indice, i mercati europei prendono paura e arretrano. Finalmente George Soros può dire di non aver messo in guardia in vano i superottimisti. Ma chi avrà poi ragione? Gli operatori interrogano le maghe: sarà fuoco, fuochino o fuocherello? Che farà il grande sacerdote del marco Hans Tietmeyer? Se ne starà buono e tranquillo o alzerà i tassi tedeschi? E a New York, davvero il Toro si lascerà scoraggiare così in fretta o non ritornerà invece all'attacco? Sia come sia, in attesa di vedere come andranno oggi le cose, per gli uomini di business la vacanza si fa meno noiosa. La scusa per tornare al lavoro è bell'e pronta. L'au- George Soros George Soros Emma Marcegaglia Emma Marcegaglia tunno è cominciato. Un autunno che, come il presidente del Consiglio Romano Prodi, anche la presidentessa dei giovani industriali Emma Marcegaglia immagina «duro», nonostante i segnali di ripresa. Nell'agenda, l'appuntamento che scotta è con il Welfare e i tagli, un terreno difficile sul quale sono già cominciate le manovre e i litigi nelle grandi confederazioni tra Sergio D'Antoni e Sergio Cofferati. Per non parlare della partita Stet, la privatizzanda del cuore sulla quale sembra che tutti abbiano messo gli occhi. Perfino i piccoli e medi imprenditori, se si deve credere a Giancarlo Lombardi. Sarà interessante vedere come il presidente di Telecom Guido Rossi, l'uomo della «trasparenza», su- peresperto societario e, in passato, cantore della «public company», riuscirà a districare la matassa. Insomma, qui si parrà la sua nobilitate. L'esodo estivo ha fatto dimenticare per qualche giorno le querelles sull'Inps e sul suo presidente Gianni Billia, che qualcuno dà già in lento declino. E ha fatto scivolare via in fretta le terribili cifre sul deficit delle Poste, dove l'arrivo di Cesare Vaciago alla direzione generale dovrebbe, quanto meno, portare ad una svolta verso la chiarezza e il risanamento. Mentre dietro l'angolo si affaccia la trasformazione in holding della Rai, la definizione dei nuovi criteri di nomina del suo consiglio di amministrazione. E chissà se il tempo darà ragione a Gio- Roberto Schisano Roberto Schisano Guido Rossi Guido Rossi vanna Melandri, responsabile delle politiche per la comunicazione del pds, che ne ha preconizzato un futuro «privato». Uno scenario che vede d'accordo il presidente dell'Iri e azionista di controllo Gian Maria Gros-Pietro. Seguendo l'esempio di Pietro Marzotto, che all'ultima assemblea del gruppo di Valdagno ha fatto largo ai manager passando il comando a Jean de Jaegher e a Silvano Storer e riservado per sé compiti «strategici», anche Vittorio Merloni pare deciso a concedersi un po' più di tempo libero, lasciando carta bianca a Francesco Caio, l'arnmiDistratore delegato recuperato dall'avventura Olivetti. L'idea dell'ex presidente di Confindustria è di aiutare il passaggio generazionale, dal momento che già due dei suoi quattro figli lavorano nel gruppo: Aristide alla Merloni Progetti e Maria Paola al timone della holding di famiglia. Tuttavia, chi conosce Merloni stenta a credere che il programma gli riesca. E lo stesso dicasi per Pietro Marzotto. Come Luigi Giribaldi sul gruppo di Carlo De Benedetti, così Romain Zaleski sembra deciso a marciare sul gruppo presieduto da Alberto Falck, dove ha come alleata la bresciana Mittel, una delle costole del bresciano Giovanni Bazoli. Una curiosa guerra tra cattolici che fa benissimo al titolo dell'ex azienda dell'acciaio. A Parma, il presidente di Parmalat Calisto Tanzi non rinuncia al progetto di comperare la Gianni Cit, l'agenzia Billia GLI UOMINI EGLI

Luoghi citati: New York, Parma