Parigi incognita per il Papa di Aldo Cazzullo

Attesi 500 mila fedeli per la Festa della Gioventù, ma saranno più stranieri che francesi Attesi 500 mila fedeli per la Festa della Gioventù, ma saranno più stranieri che francesi Parigi, incognita per il Papa Festa ma anche polemiche per la visita PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Obiettivo minimo, uguagliare la sfilata gay di due mesi fa, che ha richiamato 200 mila persone sui boulevards (monsignor Michel Dubost, capo dell'organizzazione, ha confidato agli allievi ufficiali di Saint-Cyr di temere di non farcela, ma forse bluffava). Obiettivo massimo, avvicinare il milione della festa techno di Berlino del mese scorso. Alla fine è probabile che ci si attesti a metà strada. Sono almeno 350 mila i ragazzi in arrivo a Parigi per le Giornate Mondiali della Gioventù, che si aprono oggi, in attesa del Papa, che sarà qui giovedì prossimo. Vengono a piedi cantando litanie da Lourdes e dai monasteri della Borgogna, in bicicletta dalla Polonia, in autostop dalla Germania. Scendono da centinaia di treni speciali alla Gare de Lyon e alla Gare du Nord, sciamano sudati per l'afa record dell'agosto parigino e per il peso dei monumentali zaini, e trovano una città indifferente e lontana. Nei giorni scorsi l'infaticabile monsignor Dubost aveva lanciato un appello: mancano quattromila volontari per organizzare una degna accoglienza ai giovani cattolici di tutto il mondo. E mancano tetti. La curia francese contava sull'ospitalità dei fedeli, ma solo il 25% dei giovani potrà essere alloggiato in una famiglia, a Parigi o in periferia (e i volontari dovranno sobbarcarsi in media quattro ospiti a testa). Gli altri dormiranno negli ostelli, nelle parrocchie, nei seminari. Con uno slancio di solidarietà e di impertinenza, i sindaci comunisti della banlieue rossa han- no messo a disposizione le strutture comunali, ma i prelati hanno preferito sciogliere dal voto del silenzio le carmelitane, che apriranno il loro convento di rue du Chevalier-dela-Barre. La carenza di alloggi non si porrà la notte tra sabato 23 e domenica 24 agosto: non si dorme, si prega e si canta all'ippodromo da Longchamp, in attesa della grande messa di Giovanni Paolo II (e del concerto di Placido Domingo e degli altri artisti che canteranno per il Papa, tra cui Andrea Boccelli). Contrariamente alle Giornate di Chestokowa (1991) e di Manila (1995), dove i giovani polacchi e filippini erano più numerosi degli stranieri, i francesi - 70 mila - saranno in minoranza di fronte ai gruppi in arrivo dall'Italia (60 mila), dalla Spagna (20 mila), dagli Stati Uniti e dalla Polonia (13 mila ciascuno). Sono attesi tre¬ cento pellegrini da Israele e dai Territori palestinesi, guidati dal patriarca di Gerusalemme Michel Sabbah, e 175 cinesi da Hong Kong. Numerosi gli africani, anche perché le spese del viaggio sono a carico del Consiglio pontificio per i laici e della Chiesa francese. Che si rifarà con la vendita di magliette, dischi e gadget, e con i contributi di sessanta imprenditori. Molte comunità - boliviana, libanese, tahitiana, senegalese - da- ranno piccoli spettacoli di canti e danze. Parallela alla mobilitazione dei cattolici è scattata, come sempre in occasione delle visite del Papa in Francia, quella dei gruppi di estrema sinistra e libertari. Le femministe hanno denunciato come una «provocazione» l'annunciata visita di Giovanni Paolo II alla tomba del professor Jerome Lejeune, leader del movimento antiabortista. La coincidenza tra la messa a Longchamp e l'anniversario della notte di san Bartolomeo ha creato altri imbarazzi, a cui la Chiesa francese ha tentato di porre riparo invitando anche i giovani protestanti alla veglia nell'ippodromo. Militanti di sinistra si riuniranno per protestare contro «l'assedio di Parigi» il 23 agosto, quando i giovani cattolici formeranno una catena di solidarietà lungo i «boulevards des Maréchaux», i viali che delimitano la città. Prontissimo, monsignor Dubost ha replicato che, «per non ferire alcuna coscienza», nessun simbolo religioso segnerà la manifestazione: «L'unico canto che si leverà sarà l'Inno alla Gioia di Beethoven». Aldo Cazzullo Le femministe: provocatoria la visita alla tomba di un leader antiaborto I protestanti contro la messa nella notte di San Bartolomeo Giovanni Paolo II e la sede della Nunziatura di Parigi dove il Papa risiederà durante i quattro giorni della sua visita |FOTO ANSA]