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«Persona rozza e ignorante» «Persona rozza e ignorante» Mons. Maggiolini: «E' inutile anche replicare con gente simile» ROMA. «Sovrano disprezzo del ridicolo e dell'intelligenza». A un commento pubblicato in prima pagina dal quotidiano Avvenire la Chiesa italiana affida la replica alle affermazioni di Umberto Bossi. Duro anche il commento del vescovo di Como, mons. Alessandro Maggiolini, che pure in passato più volte si è dimostrato disposto ad avviare un dialogo con la Lega e il suo leader: «Con le persone intelligenti, documentate e scaltre si può discutere, eventualmente anche litigare ed alla fine resta qualcosa di costruttivo. Quando però si ha di fronte una persona rozza e ignorante, allora vanno trattate come i bambini: è inutile parlare e non vai la pena nemmeno replicare». Parole pesanti, quelle ài Avvenire, per sottolineare che il segretario della Lega Nord dimostra di non rappresentare neppure il «popolo della Lega». (Adesso - si legge sul quotidiano cattolico - ne abbiamo la prova: Bossi non è il popolo della Lega, non rappresenta, soprattutto il popolo della Lombardia o del Veneto. Da oggi, questa verità risulta ancora più chiara. I suoi comizi somigliano a corti temporali d'agosto: torrenziali, rumorosi fino all'intollerabile». «Non ancora sazio di carneficine di parole e di buon senso - scrive ancora Avvenire - Bossi ha pensato bene di sparare ancora una volta a palle incatenate contro il mondo cattolico. Dov'è la novità? si chiederanno i lettori. Da qualche mese, questo deputato lumbard dedito al saltuario culto pagano di fiumi e monti si dedica assiduamente a tale pratica, e nelle ultime settimane lia persino aumetato la frequenza delle invettive». «Ma la novità, purtroppo, c'è. Ed è che stavolta l'esagitato di Gemonio non s'è messo solo a .sdottrinare sull'atteggiamento che il "fedele padano" dovrebbe tenere con i suoi pastori e sulle sorti stesse della Chiesa: ha anche alzato il tiro sul Papa. Una escalation che ha risolto uno dei quesiti che arrovellano politici e opinionisti: Bossi è o non è capace di farsi voce del comune sentire del popolo del Nord d'Italia? No che non lo è. E cominciamo a pensare che non lo sia neanche del cosiddetto popolo della Lega», [r. i.]