Impiegati dalla Marina anche leoni marini e orche

Impiegati dalla Marina anche leoni marini e orche Impiegati dalla Marina anche leoni marini e orche Q tt Q UALCHE anno fa era diventato popolare un beluga bianco, cetaceo caratteristico delle fredde acque dell'Artico, comparso invece a varie riprese sulle coste del tiepido Mar Nero; legittimo il sospetto che si trattasse di un animale fuggito da una delle basi della marina militare ex sovietica situate nei pressi di Sebastopoli. Si sa da tempo che i militari di alcuni Paesi utilizzano i mammiferi marini, ma le notizie, o meglio le ipotesi (talvolta fantasiose) in proposito sono scarse e frammentarie perché tutta la materia è top secret. Per questo è molto interessante un articolo pubblicato recentemente da «Rid - Rivista Italiana Difesa», sempre molto informata e precisa, sull'impiego dei mammiferi marini da parte della marina militare americana. Come si sa delfini, beluga, orche sono dotati di un sonar naturale, collocato nella testa nel cosiddetto «melone», che consente loro di localizzare gli oggetti sott'acqua, al buio, addirittura sotto la sabbia, di stabilirne la distanza, di definirne la forma. Ciò, unito alla sviluppata intelligenza, alla docilità e alla facilità di apprendimento, ne fa dei potenziali «soldati» straordinariamente affidabili. La Us Navy cominciò a pensare di sfruttare queste capacità fin dal '59 ma fu durante la guerra del Vietnam, quando numerose unità furono affondate nei porti da attacchi di subacquei vietcong, che si cominciò a impiegare i delfini per pattugliare le acque intorno alle navi. Alla fine degli Anni 70 gli studi sui mammiferi marini furono organizzati intorno al Marine Mammals System e le esperienze acquisite tornarono utili nella Guera del Golfo, dove delfini furono utiliz¬ zati per individuare mine e per contrastare eventuali incursori iracheni. Attualmente, secondo i redattori di «Pud», la Us Navy conta su sei gruppi di mammiferi marini addestrati per operazioni diverse. Il principale centro di addestramento è a Coronado, in California, un altro a Charleston, in Sud Carolina. I mammiferi impiegati sono Tursiopi {Tursiops truncatus, specie molto diffusa anche in Mediterraneo), delfini dal naso a bottiglia tipici del Pacifico, oltre alle otarie, ma si stanno addestrando anche altri cetacei, tra cui le orche. Vi sono poi quattro gruppi operativi. Il team Mk-4ModO impiega delfini addestrati a cercare e a neutralizzare mine subacquee ancorate sul fondale. Gli animali, trasportati sul luogo da bonificare su veloci motovedette dotate di una speciale cuccetta bagnata che tiene costantemente umida l'epidermide dei cetacei, si immergono tenendo in bocca una carica esplosiva; una volta individuato l'ordigno attaccano la carica al cavo e risalgono in superficie; contemporaneamente risale un segnale galleggiante che informa gli uomini della motovedetta che la carica è stata agganciata; una volta che i delfini sono tornati al sicuro sulla motovedetta la carica viene fatta esplodere. Il team Mk- 5Modl utilizza invece quattro otarie, o leoni marini; questi iniziarono a operare nel '76 per il recupero delle testate dei razzi Asroc che si sperimentavano nei poligoni di Charleston e di Santa Rosa; oggi collaborano al recupero di mine da esercitazione e di altri oggetti usati in questi pohgoni sperimentali della Marina. Gli otto delfini del gruppo Mk7Modl sono invece addestrati a scovare le mine da fondo, ordigni che con vari sistemi vengono fat¬ ti affondare nella sabbia o nella melma, in modo da non essere individuabiU dai sonar e invisibili sia ai sommozzatori che ai robot di ricerca muniti di telecamere. I delfini, abituati a cercare sotto la sabbia le loro prede, riescono invece molto bene nel compito. Sono invece gli assaltatori subacquei nemici l'obiet- a destra ^^^^^^S un beluga bianco mmm &Ìj& p Le otarie sono I tursiopi (delfìni) p () i tivo dei sei delfini del gruppo Mk-6Modl, addestrati a localizzare e a segnalare alle unità di appoggio la presenza di incursori intorno a obiettivi di particolare rilevanza. Questo tipo di impiego fa sorgere il quesito: i mammiferi marini sono «comandati» anche a uccidere? Gli Stati Uniti hanno sempre assicurato di no, ma secondo alcune ipotesi gli animali potrebbero essere anche addestrati a togliere il respiratore agli assal¬ tatori, a far esplodere cariche nelle loro vicinanze, addirittura a pungerli con siringhe piene di veleni potenti e a rapido effetto. Una cosa, invece, è quasi certa: cetacei e foche non sono impiegati per missioni suicide, sia pure per ima ragione molto poco idealistica: addestrare questi animali costa moltissimo e non sarebbe conveniente sacrificarli per un'unica missione. Vittorio Ravizza A sinistra t K^i^pi^J"^/^~ — VV ♦•<-un delfino, tgp' beluga bianco mmm nel delfinario j&Ìj& di Sbli ^M nel delfinario j&Ìj& di Sebastopoli ^M^^^MÌÌÌMmÌ 1B :.r^^sS Ì mÌ Le otarie sono «in servizio» dal 76 e cominciarono a operare recuperando testate di razzi cadute in mare dai poligoni sperimentali I tursiopi (delfìni) riescono a trovare mine invisibili sepolte sotto la sabbia dei fondali

Persone citate: Coronado, Guera, Vittorio Ravizza

Luoghi citati: Artico, California, Charleston, Sebastopoli, Stati Uniti, Vietnam