L'Alenia al lavoro per Globalstar

L'Menia al lavoro per Globalstar L'Menia al lavoro per Globalstar Qui sopra un satellite per telecomunicazioni, e a sinistra lo schema della rete intorno alla Terra. Sotto, la camera per prove ambientali all'Alenia di Roma DA qualche tempo si parla della «terza era spaziale», quella che consentirà l'accesso allo spazio al vasto pubblico tramite reti globali di sateUiti per la trasmissione dati e telefonate a terminali portatili e computer. Gli azionisti di questi consorzi, che includono alcune delle più grandi aziende elettroniche del mondo, stanno investendo 30 miliardi di dollari in questi progetti; quando questo si realizzerà, centinaia di piccoli ma efficientissimi satelliti commerciali saranno lanciati, rivoluzionando il business delle telecomunicazioni. Uno dei maggiori progetti per fornire servizi mobili personali da satellite è «Globalstar», che vede l'industria aerospaziale italiana protagonista; la Divisione Spazio di Alenia Aerospazio è responsabile per l'assemblaggio, l'integrazione e i test a Terra dei 56 satelliti della rete «Globalstar», e delle relative 112 antenne attive. Nell'ambito di questo programma, Alenia Aerospazio aveva inaugurato lo scorso gennaio il nuovo Centro Piccoli Satelliti, il primo e più avanzato del mondo per integrare e realizzare satelliti di piccole dimensioni, che giocano oggi un ruolo sempre maggiore per le reti satellitari. Questi sistemi sono infatti basati su costellazioni di decine o centinaia di piccoli satelliti che verranno collocati in orbita nei prossimi anni, e per questo vi è la necessità di produrre grandi quantità di satelliti di piccole dimensioni in tempi brevi. La visita al Centro Piccoli Satelliti di Alenia Aerospazio a Roma per un gruppo di addetti ai lavori, è diventata il primo raduno nazionale di appassionati di astronautica, organizzato in collaborazione con la Società Spaziale Italiana ISS. E' in questo Centro unico al mondo che si stanno forgiando gli apparati della rete «Globalstar», un consorzio guidato dall'americana Loral. Il sistema satellitare prevede 48 satelliti operativi, più otto di riserva, in orbita a circa 1500 chilometri di quota. Il lancio dei primi satelliti, come conferma Claudio Mastracci, di Alenia Aerospazio è previsto per fine novembre o per i primi di dicembre, con i primi quattro satelliti che partiranno con un razzo vettore americano Delta 2. L'inizio dei servizi è invece previsto per i primi del '99 e offrirà collegamenti di alta qualità a basso costo per telefonìa, trasmissione dati, trasmissioni facsimile e individuazione della posizione a Terra. Globalstar permetterà inoltre di fare e ricevere chiamate su telefoni portatili in ogni parte del mondo, utilizzando là telefonia cellulare o la rete telefonica pubblica. Sempre sui sistemi di lancio, i numerosi satelliti verranno trasferiti in gruppi: «Generalmente saranno gruppi di Rete «GLOBALSTAR» ^ quattro» - dice ancora Mastracci - «ma un grappolo di 12 verrà inviato il prossimo anno in Kazakistan, per essere lanciati tutti insieme da un vettore russo Sojuz». Concorrente diretto dell'altro programma «Iridium», il cui lancio dei primi satelliti (66 per conto della Motorola) è avvenuto nei mesi scorsi, «Globalstar» semplificherà il progetto del satellite pur necessitando Visita al nuovo Centro Piccoli Satelliti di Roma Il lancio per fine novembre di molte stazioni terrestri per controllo e comunicazioni. Saranno 140 le stazioni sparse sul globo terrestre per ottenere una copertura totale e sfruttare la completa capacità dei 48 satelliti operativi. Il consorzio Loral, che basa le previsioni commerciali su 6 milioni di terminali in uso, metà mobili e metà fissi, si avvale di importanti membri europei quali Aérospatiale, Alcatel, France Télécom, e le nostre Alenia Aerospazio e Olivetti. Il Centro Piccoli Satelliti di Roma, su un'area complessiva di 6000 metri quadrati, ospita SORDITÀ' Induzione magnetica a teatro TEATRI accessibili per chi ha difficoltà uditive: si stanno moltiplicando in Veneto le installazioni di una tecnologia statunitense dedicata ai sordi, un sistema di amplificazione ad induzione magnetica che può rendere più amichevoli le sale conferenze e le aule scolastiche, l'aeroporto, la chiesa. Dichiarata innocua per la salute, nata in Europa 40 anni fa, questa tecnologia negli Anni Ottanta è stata ripresa e raffinata negli Usa, e qui oggi largamente impiegata; per citare alcuni nomi, la Gallaudet University (università per sordi), la catena alberghiera Hilton, l'aeroporto internazionale Logan di Boston. A promuovere in Italia il sistema «Superloop» prodotto dalla statunitense Ovai Window Audio, è l'Associazione Audies, fondata nel 1993 a Scorze (Venezia) per la diffusione di cultura e tecnologie per le persone sorde, principalmente per chi è diventato sordo in età adulta. Sono quattro le installazioni attuali e presto se ne aggiungeranno altre dieci, in auditorium delle province di Venezia, Padova, Rovigo e Treviso a cura dei Lions Club locali. L'ing. Mauro Magnani, presidente di Audies, diventato gravemente sordo a 32 anni, spiega: «Basta posare un cavo lungo le pareti della sala da attrezzare; collegandolo al microfono si crea un campo di induzione magnetica di bassissima intensità ma sufficiente ad eliminare la distanza tra chi parla e chi indossa una protesi acustica: il segnale viene direttamente ricevuto dalla protesi, eliminando il disturbo del rumore di fondo. Il sistema funziona con protesi retroauricolari dotate di bobina telefonica magnetica ed impianti cocleari. Chi porta impianti endoauricolari o non adopera protesi può indossare delle cuffiette. Con un campo debole e di intensità variabile (presente solo quando si parla) non ci sono pericoli per la salute. Nei sistemi bidimensionali occorre rimanere con la testa dritta per una ricezione uniforme, problema che non si pone per sistemi a campo tridimensionale progettati per asili, scuole, stazioni, aeroporti. All'aeroporto Logan di Boston è installato un sistema 3-D sotto la pavimentazione di due sale d'attesa e ad uno sportello informazioni. In teoria, possono giovarsene le persone con una perdita uditiva fino a 80 decibel, anche se ogni sordità è un caso a sé. Rosalba Giorcelli LA GEOMETRIA FRATTALE

Persone citate: Mauro Magnani, Menia, Rosalba Giorcelli