Casadei seduce i giovani

Casadei seduce ■ giovani Casadei seduce ■ giovani Riccione, in spiaggia per i 60 anni RICCIONE DAL NOSTRO INVIATO Raoul Casadei e i giovani si incontrano a metà strada: lui, 60 anni compiuti il giorno di Ferragosto, si fa festeggiare da gruppi rock e dalla sua Orchestra italiana al suono di Pink Floyd e liscio. E loro lo applaudono sulla spiaggia di Riccione, assieme ai genitori (e ai nonni). Sul palco allestito a pochi passi dal mare si fa spettacolo fino a oltre le due. Al fenomeno delle violenze e dell'intolleranza, alle spiagge blindate, il festeggiato fa pochi accenni: «E' un problema nazionale, non della Romagna. Certi brutti episodi accadono dove si concentrano tante persone». Casadei parla e sul bagnasciuga passa il fuoristrada dei carabinieri a lampeggiante acceso, ma nessuno ci fa caso. Anche il sindaco Massimo Masini lascia da parte le polemiche dei giorni scorsi e al microfono annuncia di voler attrezzare uno spazio fisso per il ballo tradi- Con mazdel liscio«Non dit zionale. Nel pubblico ci sono almeno tre generazioni, dai 15 agli oltre 60 anni, e due anime: una che applaude i pezzi più ritmati, l'altra che balla mazurka e polka. Ci vuole un'ora prima che si fondano. Il gruppo dei «Binario» duetta con l'Orchestra italiana (quella fondata nel 1928 da un altro Casadei, zio Secondo, l'autore di «Romagna mia»): ne esce una «Musica solare» inframmezzata da un rap. Tutti contenti. Ma si può fare (osare) molto di più. Lara Martelli canta, nell'ordine, «Wish you were here» dei Pink Floyd e «Knockin' on heaven's door» di Bob Dylan. Ha una bella voce, si sfila la giacca durante un acuto e il gioco è fatto: il pubblico giovane è sedotto. Una ragazza con un orecchino nel sopracciglio (ma ha ancora senso chiamarlo «orecchino»?) mangia avidamente patatine con la birra (nel senso che le patatine sono nel bicchiere, e il bicchiere è pieno). Accanto a lei, un signore dai capelli bianchi segue il ritmo ondeggiando la testa. L'atmosfera si sta scaldando, arrivano ritmi più orecchiabili. Sul palco sale un altro gruppo, i Kaigo. E via con la musica da discoteca Anni Settanta, quella che oggi in tutte le balere si alterna alla tradizione del «lissio». «Bee Gees», «Hearth Wind and Fire», latinoamericani, fino al «Ballo del qua qua»: dopo un paio d'ore va bene tutto. Non è un concerto, ma una festa di compleanno dove si va a divertirsi, con buona pace di chi ha orecchie esigenti. Una famiglia bresciana, figli-genitori-nonni, approva incondizionatamente: «E' divertente proprio perché è vario». Una comitiva di veneti si associa al giudizio. Casadei propone un piccolo momento di riflessione. «La "Canzone del mare" è il mio ultimo pezzo e il più bello che io abbia mai composto. E' un messaggio di pace dalla Romagna a genti così vicine e così diverse, da Sarajevo a Tirana». In spiaggia non c'è nessun extracomunitario a raccoglierlo. Alle 2 la festa finisce, perché la spiaggia ha le sue regole. «Il bilancio della serata? Ottimo, la gente si è divertita - dice Casadei -. Siamo stati bene». E il bilancio della carriera? «Ho 60 anni, mi sento in ottima forma e sto vivendo un momento magico», risponde il leader dell'Orchestra italiana. Non sa esattamente quanti dischi ha venduto («saranno tra i 5 e i 10 milioni»), ma lo hanno informato dei risultati di una raccolta di brani distribuita in edicola: mezzo milione di copie «bruciate» in dieci mesi. «Anche l'ultimo ed è venduto in edicola - spiega - così evitiamo i falsari e parecchi problemi con le multinazionali discografiche. E il prezzo è la metà». Il successo di Casadei dura ininterrotto dagli Anni Settanta, con pochi acuti da hit parade, scarne apparizioni sui media («la tradizione napoletana di Arbore ha molto più spazio», si lamenta), ma un repertorio che coinvolge un gran numero di appassionati fedelissimi («una volta, quando ancora non esistevano i portacassette, mi divertivo a curiosare nelle auto per vedere se c'erano miei nastri: in quasi tutte ne vedevo almeno uno»). Il re del liscio aveva ricevuto la sua dose di critiche in passato, quando aveva introdotto nuove sonorità nella tradizione. Era perfino nato un club anti-Casadei. I risultati gli hanno dato ragione: «Io non ho mai rinnegato il liscio, però tutto evolve e la musica non può sottrarsi a questa regola, altrimenti muore». E poi lui viene dal rock. Il suo idolo? Bill Haley. Stefano Mancini I NUMERI DEL RE DEL LISCIO Data di nascita: 15 agosto 1937 I successi: «Romagna mia», «Ciao mare», «La mazurka di periferia», «Simpatia», «La musica solare», «La canzone del mare» Dischi venduti: 5-10 milioni Ultimo disco: «Ciao mare» Gruppo musicale: L'Orchestra Italiana Fondatore: Secondo Casadei, zio di Raoul, nel 1928 Voce solista: Sabrina Sole Con mazurka e rock'n'roll il re del liscio mette d'accordo tutti «Non dite che qui c'è violenza» Raoul Casadei ha festeggiato a Ferragosto sulla spiaggia di Riccione il sessantesimo compleanno