Ritorna l'incubo dei pedofili

Ritorna l'incubo dei pedofili PARIGI Il cadavere insanguinato trovato sulla strada di un villaggio vicino a Nancy Ritorna l'incubo dei pedofili Ucciso a coltellate in Francia un bimbo di 4 anni PARIGI DAL NOSTRO INVIATO L'hanno trovato in un fosso, con gli slip abbassati e il coipo insanguinato. L'hanno ucciso a pugnalate, alla periferia di Nancy. Aveva quattro anni. La polizia per ora non conferma le voci secondo cui sarebbe stato violentato. Non è più un anniversario, è cronaca. Nel giorno in cui la tv e i giornali francesi rievocano l'arresto, dodici mesi fa, di Marc Dutroux, il belga che seviziò e uccise almeno quattro ragazzine, torna la paura dei pedofili assassini. Soprattutto in Francia, dove due mesi fa è stata smantellata una rete di maniaci. Anche questa volta il colpevole potrebbe già avere un volto. Un uomo, un parente del bambino ucciso, è stato fermato dalla polizia di Neuves-Maisons. Sono le 15,30 di ieri pomeriggio. Un ragazza di Maizières, borgo agricolo vicino a Nancy, cammina con il suo cane verso la campagna, a cinquecento metri dalle prime case, lungo una strada frequentata dai turisti del weekend che conduce a una cava. D'un tratto nota qualcosa, una macchia di sangue sull'asfalto. Poi un'altra. Le chiazze conducono verso un fossato, dietro la curva. La ragazza si avvicina. A un metro dal ciglio della strada c'è un bambino coperto di sangue. E' morto, ucciso a coltellate. Indossa una maglietta e un paio di slip, abbassati. La ragazza è sotto choc, corre, urla, riesce a dare l'allarme. La polizia non comunica il nome della vittima. La chiama Sulivan. Anche senza l'autopsia, che si farà oggi, sul suo corpo si vedono i segni di almeno tre coltellate, due all'inguine e una alla gola. Viveva a Bainville-sur-Madon, un villaggio a meno di tre chilometri dal luogo dov'è stata trovata morta. La sua scomparsa era stata segnalata alla polizia soltato ieri pomeriggio. Una quarantina di agenti cominciano subito le perquisizioni e i controlli, alla ricerca dell'arma del delitto. Li guidano il colonnello Gislain Trouslard, capo della Gendarmerie della regione Meurthe-et-Moselle, e il sostituto procuratore di Nancy. E' lui a imporre il silenzio sul caso, a rifiutare di confermare le voci di un crimine pedofilo. Si sa però che un uomo, un parente della vittima, è stato fermato. Il delitto ha suscitato una grande emozione nel Paese, dopo le polemiche seguite, due mesi fa, allo smantellamento di una rete di pedofili. Seguendo la traccia di una mailing-list, con i nomi e gli indirizzi di clienti di videocassette e riviste per pedofili, la polizia ha arrestato e incriminato 350 persone in tutta la Francia, svelando l'esistenza di un'organizzazione per lo sfruttamento dei mi¬ nori con.ramificazioni in ogni ambiente sociale e siti riservati su Internet. Ma la fuga di notizie sull'inchiesta ha indotto cinque accusati a suicidarsi. Un ispettore delle Poste di Grenoble, un handicappato di Lione, un perito industriale della Corrèze si sono impiccati. La pohzia aveva trovato in casa loro videocassette hard dove comparivano bambini. Qualche giorno dopo un insegnante di Bordeaux "si è gettato nella Garonna. Aveva in camera foto di adolescenti nudi. La settimana successiva, il quinto suicidio. In seguito anche alle proteste delle associazioni per i diritti civili, il ministro della Giustizia Elizabeth Guigou intervenne a denunciare gli abusi dei giudici, e a ribadire il diritto alla presunzione di innocenza e al segreto giudiziario: «Neanche un crimine odioso - disse il Guardasigilli - giustifica la giustiziaspettacolo e l'accanimento con cui giornali e tv hanno dato in pasto alla malsana curiosità del pubblico i nuovi mostri». [al. ca.] Un parente del bambino ucciso è stato fermato dalla polizia di Neuves-Maisons Un nuovo caso di pedofilia (stavolta in Francia) riporta di attualità un problema che angoscia l'opinione pubblica di tutta Europa

Persone citate: Bainville, Elizabeth Guigou, Garonna, Gislain Trouslard, Marc Dutroux