Un parà: 10 gli omicidi di Ibis

Un parò: 10 gli emicicli di Ibis SOMALIA Testimonianza all'Unità: torture e stupri. E s'invoca l'indagine parlamentare Ma per la Zevi «l'inchiesta governativa è chiusa» Un parò: 10 gli emicicli di Ibis ROMA. Il caso Somalia chiuso dalla commissione d'inchiesta Gallo potrebbe riaprirsi dopo la consegna al procuratore militare Antonino Intelisano di un diario di 170 pagine fitte di presunte rivelazioni di nuove, gratuite violenze sui prigionieri somali da parte delle forze di pace italiane nel '93. «L'Unità» ha pubblicato il resoconto di un colloquio telefonico in cui l'autore del diario, un carabiniere paracadutista del Tuscania, rivela di essere stato testimone (indiretto) di una decina di casi di torture a morte, e inoltre coinvolge nelle accuse degù' ufficiali. L'articolo ha suscitato proteste e la richiesta, da parte di diversi esponenti politici, di una nuova commissione d'indagine, stavolta parlamentare. Quanto alla precedente, quella governativa, Tullia Zevi che ne faceva parte ha ribadito ieri che «con la presentazione della relazione il nostro lavoro è esaurito»: escluso dunque che si riapra quel fascicolo sulla base delle nuove accuse. «Io compilavo le schede dei prigionieri somali. Qualcuno, dopo l'arresto, è morto»; e le schede sarebbero poi state fatte sparire, «in almeno una decina di casi». E' il passo saliente della testimonianza (anonima) sull'Unità, che la attribuisce a un maresciallo che si troverebbe ora in servizio presso un comando territoriale. Il para dice di aver comunicato ai superiori quel che non andava. Senza esito. Riferisce inoltre che Ilaria Alpi, la giornalista misteriosamente assassinata nel '93, «mi venne a cercare e mi disse: vie¬ ni con me. Mi portò vicino al campo raggruppamento Alfa. C'erano degli ufficiali che stupravano una somala». E conclude: «Ho assistito ad altri due stupri». Fra chi era rimasto insoddisfatto dai risultati dell'inchiesta Gallo, le nuove rivelazioni hanno avuto l'effetto di una bomba: «Se confermate - ha detto il portavoce dei Verdi, Luigi Manconi - dimostrerebbero che finora, sulle violenze in Somalia, lungi dall'aver esagerato, abbiamo minimizzato». Quindi ha ribadito la richiesta di una commissione parlamentare, proposta a cui si è associato il presidente della Commissione Difesa della Camera, Valdo Spini (Sd). Ma ci sono state anche reazioni di segno opposto. «E' ora di finirla con i professionisti del linciaggio verso le Forze Armate tipo Manconi» ha affermato il capogruppo del Ccd alla Camera, Carlo Giovanardi, aggiungendo che «di bufale ne abbiamo lette anche troppe; ora siamo interessati a sapere chi le fabbrica». Di «rivelazioni non credibili» ha parlato Maurizio Gasparri, coordinatore dell'esecutivo di An. Per Rocco Buttiglione del Cdu «o la commissione Gallo ha agito con superficialità, oppure c'è una manovra strumentale della sinistra per attaccare le Forze armate». Mentre la reazione del capogruppo dei deputati di Forza Italia, Beppe Pisanu, alle nuove accuse è stata un accorato «non voglio crederci». Luigi Grassla

Luoghi citati: Roma, Somalia, Tuscania