Quella «blindata» è un carro armato di Giulio Mangano

Bmw molto speciali prodotte in Messico Quella «blindata» è un carro armato CURIOSITÀ' Bmw molto speciali prodotte in Messico TOLUCA. Se è vero, com'è vero, che le auto bisogna produrle il più vicino possibile ai consumatori, appare felice la scelta Bmw di creare a Toluca, 60 km da Città del Messico, un sito produttivo specializzato anche nella costruzione di particolarissime vetture blindate. In America Latina l'indice di «disordine sociale» è superiore alla media-europea o statunitense. A Toluca la Bmw assembla i modelli che arrivano in scatole di montaggio dall'Europa (circa 600 unità l'anno, più una novantina di Porsche): un modo per dribblare i pesanti oneri fiscali imposti alle vetture non costruite localmente. Ma anche le auto blindate rappresentano un buon business. Le sole imprese tedesche investono annualmente 300 milioni di marchi (circa 295 miliardi di lire) per proteggere i propri manager all'estero. Responsabile di questo settore - e, più in generale, di tutte le Special Cars della Casa di Monaco - è un austriaco d'estrazione e cultura italiana, Michael R. Hruska, figlio del famoso progettista Rudolf Hruska il padre dell'Alfasud. La Bmw già propone le versioni a blindatura leggera delle berline Serie 3, la 328i, col 6 cilindri di 2,8 litri e 193 Cv (pesa 1635 kg ma consente ancora prestazioni brillanti) e quelle a protezione totale dell'ammiraglia 750i, col V12 di 5,4 litri e 326 Cv. Un mini carro armato con cristalli spessi 6 cm: oltre tre tonnellate e una velocità massima limitata a 210 km/h invece di 250. Ma può resistere anche ad attacchi terroristici e, in qualche caso, missilistici. Costa, sì, l'equivalente di mezzo miliardo di lire, ma è praticamente inarrestabile: con i pneumatici a terra può marciare per una ventina di chilometri ad almeno 80 l'ora. In settembre, al Salone di Francoforte, debutterà la versione europea della Serie 5 blindata. Con un peso supplementare di appena 140 chili, pannelli portanti di protezione e cristalli spessi 19 mm, con rivestimento in policarbonato per evitarne lo sfondamento con una mazza, la 540i Protection tutela i passeggeri anche dai colpi di una Magnum 44. E le prestazioni del V8 di 4,4 litri e 286 Cv sono sempre di tutto rispetto: 250 km/h (autolimitati) e 0-100 km/h in 7 se¬ condi netti, contro i 6,4 del modello normale. Rispetto al quale do vrebbe costare una settantina di milioni in più: la sicurezza si paga sempre, in tutti i sensi. Vendute esclusivamente e rigo rasamente ad acquirenti di indiscussa correttezza (la Casa di Mo naco afferma con orgoglio che nes svina delle sue blindate è mai finita in mani men che raccomandabili) le Bmw Protection si rivolgono principalmente a due fasce di utenza: coloro che temendo rapine (rappresentanti di gioielli, porta valori) o rapimenti si rivolgono al le Serie 3 e 5, e uomini politici, magistrati e militari, che paventano attacchi di tipo terroristico. In tal caso la Serie 7 da mezzo imbardo e tre tonnellate abbondanti può es sere una soluzione efficace. Ma accanto a tecnologie supersofisticate (coperte, ovviamente, da una comprensibile coltre di riservatezza) o a materiali speciaUssimi (co me i cristalli da 7 cm o le paratie protettive in kevlar), ci sono anche astuzie relativamente semplici, ma di grande effetto. In Messico, Venezuela o Columbia, ad esempio, i malviventi che rapiscono un possidente, di solito ne bloccano la vettura, fanno scendere il malcapitato guidatore e, dopo averlo rinchiuso nel suo stesso bagagliaio, si allontano verso un nascondiglio guidando personalmente l'auto della vittima. Per ovviare a questo problema - se l'ostaggio non si è liberato prima Hruska e soci hanno inventato, nascosto nella borsa degli attrezzi, un comando empirico: un gancetto di fil di ferro, che si può tirare dall'interno dell'abitacolo, per aprire il bagagliaio - magari allo stop per un semaforo rosso - e darsi alla fuga. Ma questo è solo un prototipo. Le nuove blindate avranno nel bagagliaio, sempre con comandi nascosti e conosciuti solo dal legittimo proprietario, una luce di emergenza, un impianto di aerazione e il solito anellino per aprire il cofano. Che, però, contemporaneamente, bloccherà porte e finestrini, spegnendo il motore, rendendo insieme libero il rapito e prigionieri dell'auto immobilizzata i rapitori. Giulio Mangano

Persone citate: Hruska, Michael R. Hruska, Rudolf Hruska

Luoghi citati: America Latina, Città Del Messico, Columbia, Europa, Francoforte, Messico, Porsche, Toluca, Venezuela