Inter come i gamberi Brescia vince ai rigori

A Cesena, solo 0 a 0 dopo 90 minuti Inter come i gamberi Brescia vince ai rigori A Cesena, solo 0 a 0 dopo 90 minuti Ma Moratti non si perde d'animo «Ci mancavano tanti campioni» CESENA. Inter come i gamberi, il Brescia la inchioda sullo zero a zero. E per assegnare la Coppa Ristora (sponsor del Brescia) ci vogliono i rigori: segna Pagliuca (!), sbaglia Bizzarri, segna Cauet, sbaglia Barello (para Pagliuca), sbaglia Ze Elias (para Pavarini), segna Doni, Ganz palo, segna Pirlo, Berti sbaglia, segna Tagliani e vince il Brescia 3-2. Le squadre si sfidano in amichevole sul neutro di Cesena, in attesa di affrontarsi nella prima di campionato del 31 agosto. Un'amichevole che l'Inter doveva da tre anni ai bresciani per l'acquisto di Massimo Paganin, che ieri sera è rimasto in panchina, ufficialmente per dolori muscolari, ma in realtà per evitare rischi di infortuni in vista della possibile cessione ad un club inglese. Il Brescia, sperando in un buon incasso, ha dirottato la gara a Cesena contando sui tanti tifosi nerazzurri in vacanza in Romagna, ma tutti hanno preferito frequentare i locali del litorale adriatico lasciando gli spalti deserti in quasi tutti i settori, tranne quelli riservati agli irriducibili ultras, al solito scatenati e che non si sono commossi neppure davanti a uno striscione che chiede notizie di Cristina Golinucci, rapita a Cesena 5 anni fa. Il silenzio assoluto è calato solo per ricordare la morte di Vincenzi, ex di Samp e Inter. A tenere lontano il pubblico sono state decisive le assenze di Ronaldo e Kanu, i soli fenomeni capaci di fare cassetta e sostituiti per l'occasione di Ganz e Recoba, sostenuti a centrocampo da Djorkaeff con Simeone, Zanetti e Winter. Galante stopper davanti al libero Fresi, con Mezzano in marcatura e Tarantino a sinistra. Il Brescia assiste le due punte Hubner, ex Cesena, e Neri con l'ultimo arrivato Banin, ancora troppo lento e alquanto impreciso. Scelta giusta quella dei tifosi latitanti, poiché l'Inter è macchinosa e impacciata, in regresso rispetto alle precedenti uscite tanto da non avvicinarsi alla porta avversaria, mentre soffre molto in difesa e a centrocampo. Meglio il Brescia, che domina per grinta e prestanza atletica e già all' 11 ' costringe Pagliuca a un miracoloso salvataggio per respingere una deviazione di testa di Hubner. Pagliuca deve intervenire altre due volte a terra, mentre il bresciano Zunico resta disoccupato fino al 34' quando Recoba spara da fuori area un bolide però facilmente intercettato. Il primo tempo si chiude senza gol, ma il presidente Moratti non sembra preoccuparsene: «Sono altre le gare da cui mi attendo molto. Non è un passo indietro, stiamo cercando gioco e forma individuale e ci mancano gli attaccanti titolari». La ripresa non si scosta molto dal canovaccio del 1° parziale. C'è la solita ampia rotazione, con l'esordio nell'Inter di Branca al posto di Recoba, prova insufficiente la sua. Simoni presenta la difesa a 4, avanzando Zanetti e inserendo Ze Elias a centrocampo. Ganz cerca in un paio di circostanze il gol senza fortuna. Il ritmo nerazzurro migliora ma solo un po' e il Brescia arretra il baricentro tentando di colpire in contropiede. Bizzarri e Pirlo non vedono però lo specchio della porta ben difesa da Pagliuca e da Bergomi che intanto rileva il libero Fresi. E finisce con una traversa di Zanetti. E nel Brescia entra Pavarini, un para rigori. Nino Sorniani Ganz, vivace e incisivo come sempre, ieri non ha però trovato la via del gol nemmeno su calcio di rigore

Luoghi citati: Brescia, Cesena, Romagna