Monza in scena il Gran Premio virtuale

Emozionante anticipo della sfida che a settembre potrà dare una svolta al campionato Monza, in scena il Gran Premio virtuale FORMULA 1 Emozionante anticipo della sfida che a settembre potrà dare una svolta al campionato Schumi e Villeneuve hanno provato spiandosi a distanza MONZA. Uomini contro. Si sono incrociati nel circuito, ma è stato come se corressero su due piste diverse. Schumacher e Villeneuve: non si può dire che fra i due pretendenti al trono della FI ci sia odio vero. Di sicuro non si amano. E se possono evitare di parlarsi, tanto meglio. Sono avversari autentici, magari si stimano anche, ma non vogliono ammetterlo. Ieri in fondo erano tre i piloti a provare (c'era anche il francese JeanCristophe Boullion, alla guida della seconda Williams) ma ognuno spiava gh altri a distanza. Eppure tra il tedesco della Ferrari e il canadese si è disputato un Gran Premio virtuale. Michael in effetti ha simulato una gara vera, Jacques si è allenato per le qualificazioni, nella messa a punto della vettura. Alla fine però, stranamente si sono trovati d'accordo. «A Spa si può vincere - hanno detto all'unisono, senza sapere uno dell'altro, ben distanti nello spazio e nel tempo - mentre per il G. P. d'Italia sarà dura». Una storia da una parte promettente e dall'altra inquietante: entrambi vogliono il primo posto in Belgio e temono il confronto di Monza. Schumi, seppure con qualche difficoltà, ha finalmente terminato la simulazione di corsa. In totale con il motore «barradue» ha percorso 61 giri, ossia 393 chilometri. A parte un'uscita all'Ascari con danneggiamento dei deflettori dopo cinque tornate e una sosta un po' prolungata al pit-stop per controllare il nuovo alettone posteriore, non ci sono stati problemi al motore. Ma questo non significa che l'ultima versione del V10 sarà usato in gara a Spa. «Ci sarà sicuramente nelle qualificazioni - ha spiegato Jean Todt presente ai test - ma per la domenica dobbiamo ancora decidere. Adesso il propulsore verrà inviato a Maranello do¬ ve verrà smontato e analizzato pezzo per pezzo. Poi farà ancora una prova al banco». L'impressione è che la Ferrari non voglia rischiare prematuramente nella prossima prova del Mondiale, concentrandosi invece per quella del 7 settembre nell'autodromo nazionale. «Sono soddisfatto del lavoro svolto - ha affermato Schumi - e fiducioso per il Belgio. Qualche perplessità mi rimane ancora riguardo la pista di Monza. La F310B va bene, è equilibrata, ma non abbastanza veloce. Non siamo rapidi come per esempio erano state Jordan e McLaren quando erano venute qui. Dobbiamo ancora migliorare e per riuscirci avremo quattro giorni di prove dopo il Belgio, quando fra l'altro le squadre saranno quasi tutte presenti e il confronto diretto». Il miglior tempo sul giro segnato da Michael durante la simulazione è stato di l'25"447. Più veloce (l'23"951) Villeneuve che però ha badato ad altri aspetti della preparazione. Il pilota del Quebec ha lavorato sull'ultima evoluzione del motore Renault, ma mai in condizioni da gara. «Stiamo cercando - ha affermato Jacques, attorniato da tifosi italiani - di tirare fuori il massimo dalla vettura, anche dalla trazione. La lotta nelle prossime corse sarà molto ravvicinata, ma io resto ottimista. Benissimo a Spa, difficile per tutti invece a Monza». In effetti Villeneuve ha ragione di temere. Ormai le altre squadre stanno crescendo in maniera impressionante. Ieri Jarno Trulli con la Prost ha ottenuto un record strepitoso al Mugello. Dopo aver abbassato mercoledì con il tempo di l'25"120 il limite detenuto da Schumacher sulla pista toscana di circa un decimo, il giovane italiano, con la vettura regolata per le qualificazioni, ha demolito il primato: l'23"410, media 226,375 chilometri orari. Un abisso. Un se¬ condo e sette decimi di miglioramento. Merito sicuramente anche delle gomme Bridgestone che con il caldo di questi giorni vanno a nozze. Ma è certo che - a parte la bravura indubbia del pilota - anche la Prost su certe piste è diventata un missile. E notizie allarmanti giungono anche dall'Inghilterra, dove Damon Hill con la Arrows a Silverstone si è espresso su tempi sinora mai avvicinati, molto simili a quelli ottenuti dalla Benetton. Se Alesi è sceso a l'23"57, dopo pochi giri l'inglese campione del mondo era già a l'24"21. Con un motore, quello della Yamaha, che non è potente come i Renault. Insomma la sfida per il titolo è una questione fra Schumacher e Villenueve. Ma c'è il rischio che altri concorrenti possano diventare arbitri del campionato. Il tutto a vantaggio dello spettacolo. Ma Ferrari e Williams dovranno faticare parecchio. Cristiano Chiavegato La Ferrari sorride: è ok il nuovo motore E Trulli al Mugello sbalordisce tutti Austi&iflij Brasile [èrs^rrtifw|S. Morinol^ngco [Spagna I Comodo | Francia [SfotogMGerrnartio • yi V R S 5° V 1° JLU v 1° S 2° V R SJL! v r" S 4° V 1° V R S 1° V 4° S R v r S 2° V R msm v v i Legenda: s: Schumacher, v: Villeneuve. I ritiri: Australia: Villeneuve collisione; Argentina: Schumacher coflision'e; San Marino: Villeneuve cambio; Monaco: Villeneuve sospensione; Canada: Villeneuve uscita di pista; G.Bretagna: Schumacher: rottura cuscinetto; Germania: Villeneuve uscita di pista.