La faccia tosta delle «novità» Rai Un pò di compagnia con la radio di Alessandra Comazzi

=1 La faccia tosta delle «novità» Rai Un po9 di compagnia con la radio TIVÙ'* TIVÙ1 =1 SAREBBE incredibile, la faccia tosta della Rai. Sarebbe incredibile se non dovessimo crederci per forza, avendo imparato a leggere un bel po' di anni fa. Grazie a questa caratteristica, leggiamo per l'appunto nelle manchette pubblicitarie della Rai, pubblicate anche sulle prime pagine dei quotidiani, questo slogan: «Se non facessimo così tanti programmi nuovi, non impareremmo niente di nuovo. Rai, di tutto di più». Ci vuole proprio una bella improntitudine per uscire con una tale dichiarazione in questi giorni, dove si trasmettono non soltanto le repliche di «Pane, amore e fantasia» o «Ieri, oggi e domani», che almeno hanno un valore storico, ma anche quelle delle cretinate, tipo «Amore ribelle», la storia di un'insegnante che si innamora dell'allievo, di cui questa rubrica aveva già dato conto parecchio tempo fa. Anzi, la speranza di stagione è almeno quella di incappare in una replica buona. Speranza, coI me abbiamo visto, spesso deI lusa. Che sia estate, non è un mistero per nessuno. Che in questo periodo, lo spettatore sia tradizionalmente ancora più dimenticato del solito, nemmeno; che tutto ciò abbia una spiegazione se non una giustificazione nella mancanza di personale, nelle ferie di molti, nella necessità di non sprecare calibri importanti in un periodo in cui il pubblico ha per.fortuna altro da pensare, lo sappiamo. Anche se è vera pure la tendenza opposta, sempre più persone non vanno in vacanza perché non se lo possono permettere, e avrebbero dunque diritto ad una scelta televisiva, o ci vanno in periodi diversi, e si sentono in balia di vecchi documentari e telefilm con le pulci. Ma che in più, la Rai, l'azienda di Stato, quella famosa del canone, che si paga per tutto l'anno, venga anche a prenderci in giro sui giornali, è veramente ridicolo. Oppure, a seconda degli umori e delle personalità con la quale si valuta, arrogante, antipatico, controproducente. Per fortuna resta la radio, che fa repliche anche lei, ma non soltando. La mattina su Radiodue, per esempio, Enrico Vaime e Monica Scattini presentano «Il programma lo fate voi». Lo fate voi perché il tema viene dato ogni giorno da un ascoltatore, con cui si dimostra tra l'altro l'esistenza del pubblico, che è fatto di persone vere, e non è una categoria dello spirito. Ieri si parlava del primo amore, quello che non si scorda mai, e tanti hanno telefonato per ricordarlo. I due, Scattini e Vaime, duettano in modo molto gradevole, con l'apporto di altri interventi (tra cui, fisso, quello di Orietta Berti rilanciata dall'«Anima mia» di Fabio Fazio) e di buona musica «per tutti» (belle canzoni «evergreen», non cose per specialisti). Subito prima, ci sono i gialli degli scrittori, poi i quiz di Anfossi & Bertola, poi i «Maccheroni radio container», poi concerti, di musica classica e leggera: molto «cazzeggio», ma anche un po' di compagnia, nei giorni tristi di mezza estate. Buon Ferragosto. Alessandra Comazzi -Li

Persone citate: Anfossi, Enrico Vaime, Fabio Fazio, Monica Scattini, Orietta Berti, Scattini, Vaime