Il rientro dei maledetti della Mir

Dovranno affrontare la convalescenza e giustificarsi per gli incidenti sulla stazione Il rientro dei maledetti della Mir Dovranno affrontare la convalescenza e giustificarsi per gli incidenti sulla stazione Atterrati nella steppa i due sfortunati cosmonauti MOSCA NOSTRO SERVIZIO «Speriamo di portare via con noi tutto quello che c'è stato di brutto in questi mesi». Questo è stato l'addio alla stazione orbitante «Mir» dei cosmonauti russi Vassilij Zibliev e Alexandr Lazutkin, l'equipaggio più sfortunato della storia spaziale russa. Si sono staccati dalla stazione ieri alle 12,56 (ora di Mosca). Tre ore e 20 minuti dopo la capsula «Sojuz» ha aperto il paracadute nel cielo del Kazakhstan ed è atterrata in una steppa desolata. Sui due cosmonauti si sono subito precipitati i medici, per misurarne il polso e la pressione. L'equipaggio della Sojuz sembrava aver retto male l'atterraggio, la televisione li ha fatti vedere pallidi, con gli occhi semichiusi per la fatica ed un sorriso forzato. Un elicottero li ha portati subito all'aeroporto più vicino, da dove in serata sono partiti per la Città delle stelle nei pressi di Mosca, dove si dovranno sottoporre a esami medici e ad allenamenti che facciano riacquistare loro l'uso del corpo dopo sei mesi passati in assenza di gravità. Di solito ci vogliono da 7 a 10 giorni, ma per Zibliev potrebbe essere necessario un periodo più lungo per rimettersi dai problemi cardiaci che l'hanno afflitto in orbita. Dello sfortunato equipaggio è rimasto in orbita solo l'astronauta statunitense Michael Foales che rimarrà sulla Mir fino a settembre, quando verrà prelevato da uno Shuttle americano. I due russi sono stati invece sostituiti da Anatolij Soloviov e Pavel Vinogradov, che dovranno portare a termine i lavori di riparazione che i loro predecessori non hanno potuto completare per la stanchezza fisica e psicologica. Mentre Zibliev e Lazutkin si preparano a dare spiegazioni dei numerosi incidenti accaduti durante la loro missione, i nuovi inquilini della Mir cercheranno di riparare i danni. Innanzitutto dovranno procedere alla riparazione del sistema di ossigenazione, fuori uso da una settimana. E tra qualche giorno li attende una prima passeggiata spaziale, nel corso defla quale dovranno tentare di riallacciare la stazione ai quattro pannelli solari rimasti isolati dopo la collisione con la navetta «Progress» due mesi fa. Se ci riusciranno e la Mir potrà riavere tutte le sue risorse energetiche, il prossimo passo dovrebbe essere quello di rattoppare il buco nel modulo «Spektr», attualmente depressurizzato e sigillato. Una scommessa dalla quale dipende il futuro della ricerca spaziale russa.Ia. z.] 14 AGOSTO: TSIBLIYEV E LAZUTKIN ENTRANO NELLA SOYUZ-TM25 [AGGANCIATA SUL LATO ANTERIORE] E TORNANO SULLA TERRA SOYUZ-TM26 LA GRANDE MANOVRA IN ORBITA 7 AGOSTO: LA NUOVA ARRIVATA SOYUZ-1 SI AGGANCIA ALKVANT POSTERIORE] 15 AGOSTO: IL NUOVO EQUIPAGGIO E MIKE FOALE SALGONO SULLA SOYUZ-TM26, SI SGANCIANO DAL KVANT SI RIAGGANCIANO SUL LATO ANTERIORE SOYUZ-TM26 6 AGOSTO: IL CARGO PROGRESS, ORA AGGANCIATO POSTERIORMENTE AL MODULO KVANT, VIENE STACCATO PROGRESS 16 AGOSTO: IL PROGRESS SI RIAGGANCIA ALKVANT Il presidente Eltsin e, sotto a sinistra, l'equipaggio della Mir dopo il rientro sulla Terra

Persone citate: Alexandr Lazutkin, Anatolij Soloviov, Eltsin, Mike Foale, Pavel Vinogradov

Luoghi citati: Mosca