Il patto segreto di Erik e Massimo

Il patto segreto di Erik e Massimo Il patto segreto di Erik e Massimo TORINO. Si presentavano il sabato e la domenica sul lungomare di Sanremo come «rappresentanti d'arte, rivenditori di stampe e riproduzioni artistiche», Enrico Cubello e Massimo Di Vico, 25 e 23 anni. I due amici dividevano una stanzetta e il bagno sul ballatoio di una soffitta al quinto piano di un palazzo in via Carlo Alberto 18, centro storico di Torino. Durante la settimana salivano su una vecchia Citroen grigia o su una Opel Kadett e andavano a Gassino, pochi chilometri dalla città, per vendere «vantaggiose» carte di credito, in realtà semplici tessere per ottenere sconti. «Mi sono sempre arrangiato» dice Enrico, che era anche capace di portare in soffitta una vecchia brandina, o una monumentale poltrona a forma di trono da riparare. Pur di guadagnare qualcosa. Poi, però, andava a fare qualche lavoretto, proponendosi come muratore o idraulico: «Se non si tratta di grandi cose, ci penso io». Nessun precedente con la giustizia alle spalle; solo l'ammissione di «usare droghe leggere». Ma il 29 luglio, poco dopo le 14, l'ambulanza medicalizzata del 118 era intervenuta in via Carlo Alberto 18, per soccorrere un tossicodipendente. Era Enrico Cubello, che dopo l'intervento dei medici aveva rifiutato il ricovero in ospedale. «Con lui c'era la sua ragazza», ricorda Angela Buscemi, la custode del palazzo. «L'ho riconosciuta quando ho visto in televisione i tre arrestati». Con Enrico, che amava farsi chiamare col più intrigante «Erik», da un anno viveva il suo amico Massimo Di Vico, genitori a Caserta e una sorella a Chivasso. Anche Massimo aveva fatto in fretta ad imparare l'arte di arrangiarsi: vendere dipinti stampati in serie, passare mattoni o guarnizioni all'amico. Del resto, bisognava riuscire, in due, a ra¬ cimolare il necessario per mangiare e pagare ogni fine mese 300 mila lire di affitto. Il sogno di una vita «normale», forse, per Massimo è finito quando non gli è stato rinnovato il contratto di formazione. Faceva l'operaio. La prossima settimana sarebbe partito per Caserta: «Vado a guadagnare qualcosa raccogliendo pomodori». Voleva arrangiarsi. Per questo, ha aiutato Erik e la sua donna. Gli avevano detto: «Se ci dai una mano, ti pagheremo l'assicurazione dell'auto». E lui aveva risposto: «Siete amici, da voi non voglio denaro». Ivano Barbiero Marco Sartore!!! Enrico Cubello, 25 anni. Da alcuni mesi il giovane che si fa chiamare Erik aveva una relazione con la moglie di Cafasso

Persone citate: Angela Buscemi, Cafasso, Enrico Cubello, Gassino, Ivano Barbiero, Marco Sartore, Massimo Di Vico

Luoghi citati: Caserta, Chivasso, Sanremo, Torino