Agriturismo il business della vecchia cascina di Giampiero Maggio

FERRAGOSTO La Regione soddisfatta per il netto incremento di aziende (49) anche nella provincia torinese Agriturismo, il business della vecchia cascina Crescono i turisti alla ricerca di una vacanza «verde» e meno cara FERRAGOSTO DIETRO L'ANGOLO Voglia di agriturismo. Sono sempre di più i piemontesi che questa estate hanno scelto come mèta delle loro vacanze aziende agricole, cascine immerse nel verde della campagna, fattorie a conduzione rigorosamente familiare. Dall'assessorato al Turismo della Regione arriva la conferma a questa tendenza: «Abbiamo registrato un aumento nell'ordine del 30 per cento di richieste di materiale di documentazione sugli agriturismi locali e non. Un segnale importante che spiega come sia cambiato il modo di concepire le vacanze di molte famiglie piemontesi». Oggi si sceglie l'agriturismo essenzialmente per due motivi: il primo perché i prezzi sono più bassi (si aggirano mediamente sulle 60, 70 mila lire al giorno per una pensione completa) rispetto alla classica struttura alberghiera, poi perché si cerca con sempre maggior convinzione un contatto diretto con la natura. Basti pensare che nella sola provincia di Torino sono 49 (nella mappa della Regione è prima la provincia di Cuneo con 62 centri agrituristici) gli imprenditori che hanno aperto un agriturismo, facendo di questa attività un vero e proprio business. E le famiglie piemontesi hanno scelto anche una nuova formula per le ferie estive: le vacanze vengono frazionate durante la stagione, magari scegliendo la formula dei weekend in campagna o in montagna, alla ricerca della tranquillità. «Niente soste lunghe - dicono dall'assessorato al Turismo della Regione - anche per una questione di soldi: sulla scelta di fermarsi in Piemonte, e di optare per gli agriturismo più economici, ha pesato anche la campagna rottamazione delle auto». Per aprire un'attività agrituristica le regole sono molto rigide: c'è un numero massimo di camere che non dev'essere superato ( 12), altrimenti si rientra nella categoria alberghiera, e un numero massimo di pasti giornalieri (60). I piatti preparati, inoltre, devono essere realizzati con almeno il 60 per cento dei prodotti coltivati in azienda. Per la ricettività vengono messi a disposizione camere, appartamenti, oppure spazi all'aperto per tende, caravan e camper. «La gente cerca i piatti genuini - afferma Marisa Gioana che insieme al marito Domenico Chabert gestisce La Patuana a Giaveno - e sa che in queste aziende può trovarli». Chi sceglie la vacanza in un agriturismo è alla ricerca di cose particolari: «Sbaglia chi è convinto che la vita in campagna sia noiosa - dice Bruno Dolino che gestisce il centro "Una proposta di liberazione", a Susa -: le attrattive sono molte, da noi, ad esempio, arrivano molti turisti stranieri». Diverse, infine, le attività che si possono praticare in un agriturismo: dal trekking all'equitazione, dal tennis (ormai di casa nei centri agrituristici) alla piscina, per finire con i corsi sull'affresco, la fotografia, la ceramica. In Regione sono convinti che l'agriturismo possa ancora crescere: «Esistono zone, soprattutto in certe vallate, dove la presenza di aziende agrituristiche favorirebbe il rilancio dell'economia locale, offrendo ai giovani nuove possibilità di occupazione». Anche gli aiuti da parte dell'ente pubblico per il recupero di vecchie cascine, stanno dando una mano allo sviluppo dell'agriturismo: «Non dimentichiamo che così facendo tornano ad essere utilizzati complessi che altrimenti rischierebbero di finire nella fatiscenza più completa». E per il '98 si prevede l'apertura di altre aziende agrituristiche, soprattutto in Canavese. Giampiero Maggio I NUMERI DELLA PROVINCIA 49 aziende agrituristiche 300 posti letto 100 piazzole per camper, tende, caravan 60-70 MILA LIRE prezzo medio pensione completa al giorno ATTIVITÀ': bocce, tennis, escursioni, equitazione, mountain bike

Persone citate: Bruno Dolino, Domenico Chabert, Marisa Gioana

Luoghi citati: Cuneo, Piemonte, Torino