Bimbo di tre anni annega in piscina di Grazia Longo

Sfuggito alla sorveglianza di due cuginette, è salito sulla scala e si è tuffato Sfuggito alla sorveglianza di due cuginette, è salito sulla scala e si è tuffato Bimbo di tre anni annega in piscina Tragedia in una villa di Cavour Mamma e papà gli avevano ripetuto tante volte di non arrampicarsi sulla scaletta che porta alla piscina nel giardino della sua villa. Ma, approfittando di un attimo di distrazione dei «grandi», c'è salito lo stesso: ha perso l'equilibrio, è caduto in acqua ed è morto annegato. Giuseppe Scarantino non aveva nemmeno 3 anni, avrebbe dovuto compierli ad ottobre, festeggiato da amici e parenti nella bella villa di Cavour, in via Macello 96. La piscina l'aveva sistemata nel giardino proprio il suo papà, Maurizio, 29 anni, che di mestiere fa il muratore. Una vasca rotonda, sotto un balcone dove per la gioia di Giuseppe e del fratellino Rosario, 5 anni, erano state fissate le statuine in gesso di Biancaneve e i sette nani. Un giardino come un bosco incantato delle fiabe, il luogo ideale per i giochi dei bambini. Ma l'altro pomeriggio il gioco è degenerato in tragedia. In un momento in cui è riuscito a sottrarsi alla sorveglianza degli adulti, Giuseppe Scarantino si è arrampicato sulla piscina ed è annegato. In casa c'erano il fratellino, la mamma, Carmela Perricone, 25 anni, casalinga, e due sue nipoti sedicenni. A loro Carmela Perricone aveva affidato il figlio. «Devo riordinare in cucina, state attente voi al piccolino», ha raccomandato alle nipoti. E per un po' tutto è filato liscio, Giu¬ seppe giocava con la sua bicicletta, poco distante dal fratello, sotto gli occhi delle due ragazze. Poi Rosario si è allontanato per raggiungere la mamma, senza provocare, ovviamente, nessun allarme. Poco dopo, però, è sparito anche il piccolo Giuseppe e le due ragazze hanno immaginato che avesse deciso di andare anche lui dalla sua mamma. In realtà il bimbo si era allontanato verso la piscina. In pochi minuti è riuscito a raggiungerla e a spingersi verso un'avventura che l'ha portato alla morte. Caduto nell'acqua, ha subito perso conoscenza, non è chiaro se abbia invocato aiuto oppure no. La sua esile vocina non è stata sentita da nessuno. A preoccuparsi della sua sparizione è stata la mamma. Insieme alle nipoti hanno cercato dappertutto, senza trovarlo. Allora hanno incominciato a girare in tutti gli angoli del giardino. La tragica scoperta era lì, in quella vasca costruita per il divertimento dei bambini. Le tre donne hanno quindi provato a rianimare il piccolo, ma senza nessun esito. Carmela Perricone ha telefonato al marito, fuori casa per lavoro, che l'ha subito raggiunta. Con il corpicino in braccio la coppia si è precipitata all'ospedale di Pinerolo, ma non c'era proprio più nulla da fare. I medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso per annegamento. La causa è del resto così evidente che il sostituto procuratore di Pinerolo Ciro Santoriello, che si sta occupando del caso, non ha nemmeno ritenuto necessario ordinare l'autopsia. Una terribile disgrazia, sulla quale stanno lavorando anche i carabinieri di Pinerolo, coordinati dal tenente Giuseppe Mileto, per raccogliere tutti gli elementi utili ad individuare eventuali responsabili per quanto è avvenuto. L'incidente avrebbe potuto in qualche modo essere evitato? Difficile e azzardato rispondere a questa domanda. «L'unica cosa certa - commenta Alfredo Oxa, 21 anni, amico fraterno di Maurizio Scarantino - è che siamo distrutti dal dolore per la tragedia che s'è abbattuta su tutti noi con una vera e propria forza distruttiva». Grazia Longo La vasca era appena stata costruita dal papà muratore «Gli avevamo detto di non avvicinarsi» li piccolo Giuseppe Scarantino in braccio a mamma e papà e la piscina della villa di Cavour dove ha trovato la morte

Luoghi citati: Pinerolo