Serranda selvaggia raddoppia

In un mese oltre cento fra negozi e bar non hanno rispettato il turno di apertura In un mese oltre cento fra negozi e bar non hanno rispettato il turno di apertura Serranda selvaggia raddoppia Commercianti trasgressori soprattutto a San Donato, Campidoglio eParella Negozi chiusi e vita difficile per chi è rimasto in città. E c'è chi lamenta che talvolta nascono addirittura problemi per fare la spesa. Eh sì, perché quest'anno il fenomeno della «serranda selvaggia» ha fatto registrare un'impennata. E non solo quella classica della settimana di Ferragosto che si conclude con il ponte di questo week-end. Lo dimostrano i dati del primo turno di ferie, che va dal 7 luglio all'inizio di agosto. L'avvicendamento stabilito dall'assessorato al Commercio del Comune, stando ai numeri diffusi ieri a Palazzo Civico, non è stato rispettato da 63 esercizi pubblici (ovvero bar e ristoranti) e da 48 negozi, che non hanno garantito il servizio anche se avrebbero dovuto farlo restando aperti. I ribelli, dati alla mano, sono stati più del doppio dell'anno scorso, quando nello stesso periodo furono multati per non avere rispettato il turno di ferie 29 esercizi pubblici e 27 negozi. L'elenco è stato redatto dai vigili urbani (quest'anno forse più attenti rispetto al passato), circoscrizione per circoscrizione. E il maggior numero dei commercianti vacanzieri a tutti i costi è stato scoperto nei quartieri di San Donato, Campidoglio e Parella, dove sono state rilevate 17 chiusure irregolari fra gli esercizi pubblici e 16 nel commercio. In generale, nella classifica «negativa», fra i negozi che non hanno osservato il turno di chiusura a luglio, in testa ci sono gli alimentari (27), seguiti dalle macellerie (13) e dai titolari di panetteria (8). Tutti colpevoli? Per ora non lo si può dire, perché i vigili urbani non hanno accertato i veri motivi che hanno portato a chiudere i battenti tanti titolari di esercizi pubblici. Adesso, al ritorno dalle vacanze e alla riapertura dei negozi o dei locali (bar o ristoranti che siano), i civich rivisiteranno la mappa di coloro che non hanno rispettato il turno. E chi non saprà «giustificare» un comportamento che ha danneggiato la collettività, dovrà pagarne le conseguenze, ossia una multa che va da 330 mila lire per i negozi a 600 mila per bar e ristoranti. Da Palazzo Civico, inoltre, garantiscono che i controlli saranno particolarmente severi in questo fine settimana, per il ponte di Ferragosto. In primo luogo per evitare ulteriori disagi a chi è costretto, per i motivi più diversi, a restare in città, in secondo luogo, perché la regola, una volta stabilita e accettata (salvo emergenze), deve essere rispettata. Quindi ai numerosi commercianti che hanno telefonato agli uffici comunali per chiedere di poter chiudere sabato, ossia il giorno dopo Ferragosto, per agganciare la vacanza con domenica 17, i funzionari municipali hanno risposto «no»: la deroga non può essere assolutamente concessa. Giuseppe Sangiorgio Per il mancato rispetto dei turni multe da 330 mila a 600 mila lire Molti esercenti hanno chiesto di chiudere sabato Fra i negozi che non hanno rispettato i turni di apertura in testa ci sono gli alimentari

Persone citate: Giuseppe Sangiorgio