Vincono marito e moglie

Pallanuoto: festa in famiglia agli Europei per Francesco e Antonella Attolico Pallanuoto: festa in famiglia agli Europei per Francesco e Antonella Attolico Vincono marito e moglie A Siviglia contro Grecia e Spagna SIVIGLIA DAL NOSTRO INVIATO Lui si chiama Francesco Attolico, lei Antonella Di Giacinto. Sono marito e moglie e trascorreranno il Ferragosto nella graziosa e ospitale Siviglia, in uno splendido albergo in riva al romantico Guadalquivir. Eppure saranno costretti a vedersi appena di sfuggita, un bacino e via, né potranno cenare insieme o, nemmeno a pensarci, dormire nella stessa stanza. Una coppia di masochisti in vacanza nella capitale dell'Andalusia? No, più semplicemente sono il capitano del Settebello e la pedina base del Setterosa, le due formazioni azzurre di pallanuoto che ieri hanno esordito vittoriosamente negli Europei di Siviglia. Attolico, nel match contro la Grecia, si è confermato ancora una volta uno dei più forti portieri del mondo, chiudendo ogni varco ai tiratori avversari che di fronte a una difesa azzurra quasi insuperabile si sono dovuti arrendere nettamente (7-2). La Di Giacinto è stata invece abile ad orchestrare la manovra delle azzurre nell'equilibrata ma infine vittoriosa sfida contro la bellicosa Spagna padrona di casa (6-5). Non ce ne voglia la graziosa Antonella se cominciamo dalla partita del suo consorte, cioè dal Settebello. Il sornione et Rudic aveva parlato di match difficile, e del resto l'emergente Grecia negli ultimi due confronti diretti con gli azzurri si era imposta in Coppa del Mondo ad Atene (ellenici poi secondi alla fine, dietro gli Usa) e aveva quindi ottenuto un pareggio nei Giochi del Mediterraneo a Bari. Ieri, invece, non c'è stata proprio partita. L'Italia, concentratissima, ha cominciato bene (2-0), fallendo soltanto qualcosa di troppo negli attacchi con l'uomo in più (saranno solo 3 le occasioni sfruttate su 8). La difesa del Settebello è stata invece spettacolare: anticipi, raddoppi di marcatura, intercettamenti, deviazioni e controfughe che hanno mandato completamente il tilt i poveri greci (appena un gol realizzato su 11 superiorità numeriche a favore). La squadra di Rudic, soltanto avvicinata dagli avversari in un paio di occasioni (2-1 al termine del 1° tempo, poi 4-2 poco prima di metà gara), variando continuamente gli uomini in vasca (unico non entrato il secondo portiere Germi) è così volata via alla distanza, confermando di essere qui per centrare il suo terzo titolo europeo consecutivo. Le reti azzurre portano la firma di Postiglione, Angelini (2), Giustolisi, Bencivenga, Bovo e Roberto Calcaterra. Confortati del convincente esordio, l'unico interrogativo nella squadra italiana riguarda la misteriosa esclusione di Ghibellini e soprattutto di Alessandro Calcaterra, il più giovane dei due fratelli azzurri, dalla formazione schierata ieri contro la Grecia. «Normale turnover ma anche scelta precisa, che però non voglio motivare», ha detto Rudic a fine gara con atteggiamento sibillino. Secondo alcuni, però, «The Animai», come viene soprannominato Calcaterra jr per la sua prestanza fisica, sarebbe stato punito dal et per una sua disubbidienza in uno degli ultimi allena- menti prima di questi Europei. E per lo stesso motivo potrebbe saltare anche il delicato ma non impossibile match di oggi pomeriggio contro la Germania. Si sa che con Rudic è vietato sgarrare, altrimenti scatta puntuale la sanzione riparatoria. Assai meno netta è stata invece la supremazia delle azzurre contro le spagnole. Anche il Setterosa era partito bene (2-1, quindi 42), ma ha poi accusato un parziale di 0-3. La Malato, autrice di una tripletta e delle ultime due reti del match, ha però rilanciato le azzurre che oggi dovrebbero soffrire assai meno contro il Portogallo. Gli altri gol del Setterosa contro le spagnole sono stati realizzati da Vaillant, Miceli e Lariucci. Ultima nota positiva: si è rivista in vasca anche Cristina Consoli, che solo un mese e mezzo fa ha subito un delicato intervento chirurgico a una spalla. Giorgio Vìberti Lui si è confermato uno dei più forti portieri del mondo e lei ha orchestrato il gioco delle azzurre Francesco e Antonella Attolico