Tre record è una notte magica

L'addio è lento: 10"51 nei 100 Grande mezzofondo a Zurigo: le imprese firmate dai due Kipketer e da Gebrselassie Tre record, è una notte magica Crollano iprimati degli 800,3000 siepi e5000 ZURIGO DAL NOSTRO INVIATO Serata di record, tre, nel segno dei Kipketer e di Gebrselassie. Ma non soltanto. In poche ore il miliardario meeting del Letzigrund regala emozioni che fanno impallidire i nove giorni di gare per i titoli iridati. Altra atletica, qui la caccia al primato è un obbligo e nessuno si tira indietro: Wilson Boit Kipketer cancella Kiptanui dal vertice dei 3000 siepi, quindi Wilson Kipketer - nessuna parentela ed anzi la scelta fatta da tempo di andarsene dal Kenya e diventare cittadino danese - va ad occupare solitario il trono degli 800 che divideva con Sebastian Coe. Infine Gebrselassie migliora se stesso sui 5000. 13000 siepi, in teoria, proponevano la rivincita dei Mondiali ma Wilson Boit Kipketer, l'allievo del prof. Gabriele Rosa al,quale va il merito di averlo trasformato in pochi mesi facendone un campione, non soltanto ha bissato il successo iridato su Kiptanui, ma gli ha anche strappato il record del mondo. E senza succhiargli la ruota. A due giri dalla fine, infatti, Wilson è andato avanti, deciso, Kiptanui e Barmasai nella scia. Ai 200 finali la strappata decisiva, quella che sicuramente gli ha fruttato il primato visto la potenza con cui si è involato. Secondo uomo a scendere sotto gli 8' su quelle siepi che i keniani interpretano meglio di ogni altra gara, adesso Boit Kipketer è dunque anche per un decimo esatto (7'59"08) il nuovo primatista del mondo, l'erede di un Kiptanui che, ventiseienne, probabilmente non pensava fosse già arrivato per lui il momento di abdicare. E questa volta, a differenza di Atene, sul traguardo anche Barmasai (8'00"35) ha preceduto l'ex recordman (8'00"78). E ora l'altro Wilson Kipketer, l'ottocentista. Da lui si attendeva da tempo che facesse meglio di Coe e invece, al massimo, era riuscito ad eguagliarlo, a Stoccolma. Tempo perfettamente identico: l'41"73. E di scarsa consolazione il fatto che sul primato di Coe, ottenuto a Firenze nel 1981, sia sempre gravato il sospetto di un cronometraggio fatto scattare manualmente e non collegato direttamente alla pistola dello starter. Adesso comunque non c'è più da far paragoni: Kipketer il danese ha chiuso i suoi due giri di pista in l'41"24, il primato è tutto suo e, se solo riuscirà a tenere il secondo giro al passo del primo com'è nei suoi obbiettivi, ulteriori miglioramenti verranno presto. E visto che parliamo di keniani (almeno di nascita) occorre dire che altri due figli dell'altopiano hanno migliorato due limiti mondiali juniores: Japheth Kinutai (19 anni) ha corso gli 800 in l'43"64 cancellando il brasiliano Cruz (l'44"3) e Noah Ngeny (18 anni) sui 1500 ha ottenuto 3'34"54 (9 centesimi meglio di quanto era riuscito a Komen). E proprio Komen esce ulteriormente sconfitto da quei 5000 dove non soltanto, andando genero¬ samente avanti al 3° km per forzare il ritmo al massimo, non è riuscito a stroncare Gebrselassie, ma addirittura ha lanciato l'etiope verso un miglioramento di due secondi e mezzo del record che già gli apparteneva: da 12'44"39 a 12'41"86. Con il keniano che ha chiuso in 12'44"90. Ma non basta. Nella scia, seppur lontano, primato europeo per il tedesco Baumann con 12'54"70 (il precedente era dell'inglese Moorcroft, 13'00"41). E in prece¬ denza lo spagnolo Fermin Cacho, campione olimpico di Barcellona e argento ad Atene, era stato capace di far paura anche ad El Guerrouj, vincitore dei 1500 soltanto per un soffio (3'28"91 contro 3'28"95). Cacho ha così migliorato il limite continentale dell'inglese Cram (3'29"67), che nel 1985 fu anche per un mese limite mondiale prima che Aouita lo battesse. Degli italiani in gara la più attesa era Roberta Brunet, impe¬ gnata però su una distanza - i 3000 - che non le si addice più. La valdostana ormai ha nel suo mirino i 5000 e distanza semmai più lunghe, ma si batte al meglio, mancando con 8'37"03 per soli 89 centesimi il primato italiano stabilito lo scorso anno. E questo, nonostante il ritmo imposto dalla Szabo (poi vincitrice in 8'27"78), cui cercano di resistere soltanto Radcliffe, Cheromei e Barsosio, spezzi presto il gruppo in due tronconi con Roberta costretta a far corsa di testa nel secondo. Buona prova di efficenza la sua, con ottimo recupero e 4° posto finale, che conferma la ritrovata salute fisica e la proietta verso una chiusura di stagione dalla quale potrebbe avere altre insperate soddisfazioni. Giorgio Barberis Negli 800 (l'4l"24) è caduto il limite più vecchio, che Coe stabilì nel 1981 3000 siepi: il Kipketer kenyano con 7'59"08 è il secondo uomo che riesce a scendere sotto gli 8' 5000: la supersfìda della serata applaude il successo (12'4l"86) dell'etiope Gebre su Komen Wilson Kipketer, kenyano diventato danese per amore, è il padrone degli 800

Luoghi citati: Atene, Barcellona, Firenze, Kenya, Stoccolma, Zurigo